Roma – Due italiani ai quarti di finale di un torneo dello Slam: non succedeva da 49 anni, con Adriano Panatta e Paolo Bertolucci al Roland Garros del 1973. La vittoria di Jannik Sinner sul padrone di casa Alex De Minaur si aggiunge a quella di Matteo Berrettini sullo spagnolo Pablo Carreño Busta e porta i due azzurri tra i primi otto degli Australian Open, orfani di Novak Djokovic e Roger Federer ma con Rafa Nadal ancora in corsa.
Il 20enne altoatesino, testa di serie numero 11, si è sbarazzato dell’avversario australiano, numero 32 del seeding, in tre set 7-6 (3), 6-3, 6-4 e adesso dovrà vedersela con il greco Stefanos Tsitsipas, numero 4 nel ranking Atp. Il 25enne romano aveva invece battuto Carreño Busta 7-5, 7-6 (4), 6-4 e sfiderà il francese Gael Monfils.
“Non era un match facile, perché lui è un giocatore incredibile, e anche una delle persone più piacevoli del circuito. In più, quando gioca in casa, davanti al suo pubblico, diventa ancora più difficile da battere. Mi aspettavo un match lungo“. Così Jannik Sinner dopo la vittoria su De Minaur che gli ha permesso di raggiungere i quarti degli Australian Open. “Nei momenti di difficoltà – ha detto ancora l’azzurro – ho cercato di rimanere tranquillo e proseguire sulla mia strada, e sento di aver alzato il livello rispetto alle sfide precedenti, specialmente fra secondo e terzo set. All’inizio, invece, c’era un po’ di tensione da entrambe le parti. Sono felice per la qualità della mia prestazione, ma sto già pensando a recuperare in vista della prossima partita. Ora la più importante diventa quella. Cercherò di staccare un po’ la mente e riposarmi, ma sempre seguendo la solita routine. Domani saremo di nuovo qui per una sessione d’allenamento, e poi programmeremo il mercoledì in base all’orario di gioco. Le nostre giornate sono così, molto semplici”.
Sinner ha poi spiegato che farà il tifo per Matteo Berrettini, impegnato contro Gael Monfils per provare a conquistare la semifinale. “Ho saputo che giocherà in serata, quindi sarò nel letto a guardarmi la partita, come già fatto in altre occasioni. Seguire gli incontri di Matteo mi fa solo piacere, perché mi piace sia come giocatore sia come persona. Contro Monfils sarà un duello tosto, come lo era stato agli US Open. Ma Matteo lo sa meglio di me. Gli mando un in bocca al lupo e mi auguro che possa vincere ancora”.
Con il passaggio del turno, Berrettini è anche diventato il primo tennista italiano a centrare i quarti in tutti i tornei dello Slam, nonché il decimo tra i tennisti in attività. Con Monfils sarà un remake della sfida ai quarti agli Us Open 2019, quando prevalse l’italiano che centrò così la sua prima semifinale in un Major.