

Roma – “Leggeremo bene la decisione dell’Agcom che mi pare molto bizantina per capire cosa voglia dire: un No, un Sì, un Ni. Poi decideremo”. ha detto Enrico Letta a Radio capital. Ieri l’Autorità garante per le comunicazioni ha espresso il proprio parere sul confronto tv a Porta a Porta tra Giorgia Meloni e leader del Pd previsto per il 22 settembre, a soli tre giorni delle elezioni.
“La programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri”, si legge nella nota dell’Agcom.
“L’arroganza del Pd è tutta nelle dichiarazioni di Letta- tuona Stefano Candiani della Lega-, che in maniera del tutto inconcepibile critica le indicazioni dell’Agcom invece di prenderne atto. Se nel Pd qualcuno pensa di essere il padrone dei programmi Rai, è bene che sappia che non è così. La par condicio è un principio che dev’essere rispettato da tutti, con buona pace di Letta e nel rispetto dei cittadini che hanno il pieno diritto ad essere informati in maniera imparziale ed equilibrata. Le osservazioni fatte dall’autorità non sono oggetto di campagna elettorale e devono essere le emittenti radiotelevisive ad interpretare, di certo non il segretario del Pd”.