
DIRE – Meloni e Schlein ai comizi per le Regionali nelle Marche
- 18 Settembre 2025
Roma – In attesa di capire chi tra il presidente uscente Francesco Acquaroli e il candidato del centrosinistra Matteo Ricci, vincerà nelle Marche le prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, sono arrivate rispettivamente ad Ancona e Pesaro, per partecipare ai comizi elettorali in sostegno dei due candidati
MELONI: NESSUNO ODIATO QUANTO ME, IO MAI USATO QUEI TONI
Dal palco, la premier ha sottolineato che “nessuno in Italia è fatto oggetto di discorsi d’odio quanto me. Non si può arrivare a dire che la gente ha le mani sporche di sangue. Io in anni di opposizione non ho mai avuto bisogno di usare questi argomenti. Calma, calmatevi”.
MELONI: NON ACCETTO MORALE DA CHI FA BUSINESS DELL’ODIO
Giorgia Meloni lo chiama “business dell’odio”. La premier attacca: “Alcuni lo fanno per strategia politica perché sono senza argomenti, altri per tornaconto personale perché c’è un business dell’odio. Ogni giorno vedo post sui social carichi di accuse e ingiurie a me e al governo, e sono quasi sempre accompagnati dall’invito a comprare qualcosa, un libro, un biglietto per uno spettacolo teatrale. Le lezioni di morale da questi qua non me le faccio fare”.
MELONI: ITALIA NON CONDIVIDE OCCUPAZIONE GAZA CITY
Nel suo discorso, Meloni ha fatto anche il punto su quanto sta avvenendo nella Striscia. “La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l’occupazione di Gaza City, una scelta che l’Italia non può condividere”.
SCHLEIN: COALIZIONE PROGRESSISTA UNITA OVUNQUE, PRIMA VOLTA IN 20 ANNI
A Pesaro invece, la segretaria del Pd Elly Schlein, è intervenuta in sostegno di Matteo Ricci insieme al presidente del partito, Stefano Bonaccini: “Grazie a Stefano Bonaccini, perché siamo qui insieme per portare un messaggio di unità, un messaggio testardamente unitario: unità nel Pd e unità nella coalizione. Finalmente possiamo dire che la coalizione progressista è la stessa, unita e compatta in tutte le Regioni che vanno al voto, e non succedeva da vent’anni”, ha detto. Durante il comizio, Schlein si è rivolta direttamente alla premier Meloni: “Non ce ne facciamo granché di una premier donna che non fa nulla per difendere la vita, la salute e i diritti delle donne di questo Paese”. E ancora. “A Giorgia Meloni, secondo cui ‘ci vuole coraggio oggi per parlare di salario minimo’, dico che la batteremo alle prossime politiche e la prima cosa che faremo sarà proprio approvare un salario minimo per questo Paese, perché sotto i 9 euro all’ora non è lavoro ma sfruttamento, e non può essere legale”.
SCHLEIN: GOVERNO INTERVENGA SUBITO SU SALARIO MINIMO E COSTO ENERGIA
“Il Governo può fare due cose già domattina per contrastare gli effetti dei dazi Usa e aiutare famiglie e imprese: approvare il salario minimo e intervenire pesantemente sul costo dell’energia disaccoppiando il prezzo dell’elettricità da quello del gas”, ha detto Schlein.
DL SICUREZZA. SCHLEIN: CI RIPORTANO PIÙ INDIETRO DEL CODICE ROCCO DEL 1930
Per la segretaria del Pd: “Bisogna ascoltare la voce di studenti e studentesse anche quando è critica anziché avere solo l’ossessione di reprimerla con la forza o con i decreti Sicurezza, che ci riportano più indietro del Codice Rocco del 1930”.
SCHLEIN: FERMARE CRIMINI NETANYAHU CON OGNI LEVA, RICONOSCERE SUBITO PALESTINA
“Vedo queste bandiere attorno a noi (le numerose bandiere della Palestina in piazza a Pesaro, ndr) ed è importante che ci siano, perché anche qui, e dopo quello che è stato dichiarato anche stasera dal ministro israeliano, noi dobbiamo ribadire che bisogna fermare i crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania”, ha detto la segretaria dem. Per Schlein “bisogna usare ogni leva di pressione per fermarli: sanzioni per il Governo israeliano, interrompere l’accordo di collaborazione Ue-Israele, interrompere la collaborazione militare che ancora sussiste tra il Governo italiano e quello israeliano e riconoscere pienamente uno Stato di Palestina, perché anche i palestinesi come gli israeliani hanno pieno diritto a esistere e a vivere in pace e in sicurezza in un loro Stato”. Inoltre, ha concluso, “diamo pieno supporto alla Global Sumud Flotilla e alle attiviste e agli attivisti che stanno facendo quello che dovrebbero fare il Governo italiano, i Governi europei e l’Unione europea e che non stanno ancora facendo: rompere il blocco illegale di aiuti umanitari e cibo alla popolazione palestinese estremata”.