
DIRE – Papa Leone XIV al Quirinale; Mattarella: “Benvenuto nella casa di tutti”
- 14 Ottobre 2025
Roma – “È un privilegio e motivo di grande emozione accoglierLa al Quirinale. Un Palazzo che è testimone di una parte importante della storia del Papato e dell’Italia e che la Repubblica custodisce come ‘casa’ di tutti gli italiani”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio privato avuto con Papa Leone XIV.
Sono le parole ‘ufficiali’ di benvenuto divulgate nella prima visita ufficiale al Quirinale per Papa Leone XIV che si è tenuta oggi, martedì 14 ottobre, ma in realtà è già il terzo incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 18 maggio scorso aveva partecipato alla Messa di inizio pontificato e successivo saluto nella Basilica Vaticana al termine della celebrazione. Dieci giorni prima, in occasione dell’elezione del Pontefice, l’8 maggio, Mattarella aveva inviato i suoi “fervidi auguri”, assicurando l’impegno della Repubblica Italiana “a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”. Il presidente della Repubblica ha avuto la prima udienza in Vaticano lo scorso 6 giugno. Oggi Papa Leone ‘ricambia’ la visita di Stato.



L’ULTIMA VISITA DI PAPA FRANCESCO
L’ultima volta che un Papa è salito al Colle risale al 10 giugno 2017 quando Francesco ha fatto visita al presidente Mattarella, rieletto per il secondo mandato. La prima visita di un Papa al Quirinale, un tempo residenza dei Pontefici, risale al 28 dicembre 1939; Papa Pio XII ricambiò l’incontro ufficiale in Vaticano con i sovrani d’Italia.
Per la visita ufficiale di oggi imponente è stata l’organizzazione dei cerimoniali. Il Santo Padre, lasciato il Palazzo Apostolico in auto dal Cortile San Damaso, seguito dai membri della Delegazione ufficiale, è giunto al Colle poco prima delle 11. Al confine con lo Stato Italiano, in Piazza Pio XII, ha ricevuto l’omaggio della missione Straordinaria del Governo Italiano composta da Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Di Nitto, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Carlo Deodato, Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Signor Riccardo Guariglia, Segretario Generale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un Reparto di formazione, con bandiera e banda, ha reso gli onori al Santo Padre.
IL CORTEO PAPALE, GLI INNI NAZIONALI, IL COLLOQUIO PRIVATO E LO SCAMBIO DEI DONI
Il corteo papale è stato scortato prima da Corazzieri in motocicletta e, da Via Cesare Battisti al Palazzo del Quirinale, da Corazzieri a cavallo. Il corteo papale, entrato nel Palazzo del Quirinale nel Cortile d’Onore, è stato accolto dal Presidente della Repubblica con l’esecuzione degli Inni nazionali pontificio e italiano. Al termine degli Inni, Il Papa e il Presidente hanno raggiunto la Sala del Bronzino con ufficiali davanti alle Bandiere, e presentazione dei rispettivi seguiti. A seguire un colloquio privato tra i due ‘capi di Stato’ nello Studio alla Vetrata. Nel frattempo, le Delegazioni Vaticana e Italiana nella Sala del Druso hanno un colloquio parallelo. Terminato il colloquio privato Mattarella e Prevost raggiungeranno la Sala degli Arazzi dì Lille, per lo scambio dei doni. Il Santo Padre donerà al Presidente un mosaico raffigurante il Colosseo, opera dello Studio del Mosaico Vaticano; e una copia autografata con dedica dell’Esortazione Apostolica “Dilexi te“. Il Presidente donerà una acquaforte della seconda metà del XVII secolo, che riproduce la scultura di Alessandro Algardi (1598-1654) per l’altare di San Leone Magno nella Basilica Vaticana; e una biografia di Santa Rosa da Lima, del 1827.
PIT-STOP CON LE PIÙ ALTE CARICHE DELLO STATO
Quindi torneranno nella Sala del Bronzino, dove il Presidente presenterà al Santo Padre i suoi Consiglieri. Segue una breve sosta nella Cappella dell’Annunziata, dove sono ad attendere Mons. Sergio Siddi, Cappellano del Quirinale, e Don Santiago Alonso, Cappellano della Tenuta di Castelporziano. Poi tappa nella Sala degli Specchi, dove ci sono ad attendere Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Amoroso, Presidente della Corte Costituzionale con i rispettivi Segretari Generali.
Nel Salone delle Feste i discorsi del Presidente della Repubblica e di Papa Leone. Prima di lasciare il Quirinale il Pontefice si recherà con Mattarella nella Cappella Paolina.
MATTARELLA CITA LEONE XIV: “C’È UNA SCINTILLA DI SPERANZA…”
“In Medio Oriente, alla ferita atroce dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, ha fatto seguito una reazione, che ha superato non soltanto criteri di proporzionalità, ma anche i confini di umanità. Oggi c’è ‘una scintilla di speranza’ – come Vostra Santità ha rimarcato – che va sostenuta con convinzione. La liberazione degli ostaggi rimasti in vita è di grande valore e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a coloro che sono morti in quella crudele condizione di prigionia”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
MATTARELLA: “DUE POPOLI DUE STATI UNICA POSSIBILITÀ PER LA PACE”
“Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza. Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia, a beneficio anche della generale stabilità del Medio Oriente e dei Luoghi Santi, per rilanciare la soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti – Israele e Palestina – trovino pace e sicurezza“. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
UCRAINA, MATTARELLA: “L’AGGRESSIONE RUSSA GETTA UN’OMBRA DI INSICUREZZA SULL’INTERA EUROPA”
“L’aggressione russa su larga scala in Ucraina, a distanza di quasi quattro anni, continua a mietere vittime civili innumerevoli, a seminare morte e distruzione, a gettare una inquietante ombra di insicurezza sull’intero continente europeo. ombra di insicurezza sull’intero continente europeo”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
MATTARELLA: “IL RICORSO ALLE ARMI CALPESTA I DIRITTI DEI POPOLI E DELEGITTIMA”
“Viviamo tempi di grande difficoltà. Il Secondo dopoguerra aveva saputo puntare a un mondo costruito sul multilateralismo, su di un sistema che prevedeva il dialogo per la soluzione delle controversie. Un sistema che oggi sembra progressivamente accantonato. Le istituzioni allora sorte appaiono indebolite – talvolta strumentalmente, e irresponsabilmente, delegittimate – e non in grado di incidere con la necessaria efficacia sulle crisi attuali. Preoccupa il venir meno di meccanismi che costruiscono fiducia tra gli Stati. In questo scenario, la logica del più forte, la tentazione di fare ricorso alle armi per risolvere una disputa, sembrano talvolta prevalere. Dignità e diritti di singoli, di gruppi, di popoli sono sovente calpestati”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
MATTARELLA: “VECCHIE E NUOVE POVERTÀ CONTRO RICCHEZZE SMISURATE”
“Vecchie e nuove povertà si contrappongono nel mondo a ricchezze sempre più smisurate. Interpellano le coscienze i vibranti richiami di Vostra Santità alla povertà dei molti, come esito di ingiustizie interne e di squilibri internazionali; come la necessità di sviluppare un nuovo umanesimo, di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale, e l’incessante esortazione alla ricerca di autentici percorsi di riconciliazione. Punti di riferimento chiari e coinvolgenti, tesi a realizzare società umane nelle quali il rispetto dei diritti di ciascuno, il contemperamento delle disparità, l’uguaglianza nelle possibilità siano cardine per il perseguimento del bene comune. Le esprimo, Santità, la riconoscenza più alta per l’insegnamento e l’orizzonte presentati dalla Dilexi te, l’Esortazione Apostolica diffusa nei giorni scorsi, che sollecita alla indispensabile trasformazione di mentalità”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
MATTARELLA: “I VALORI DELL’UE ANTIDOTO A GUERRE E CONFLITTI”
“Un’indicazione di grande significato proviene dall’Europa e dalla sua storica svolta che ha visto popoli che si erano a lungo duramente combattuti raccogliersi insieme intorno ai principi di pace e di collaborazione per un futuro comune. Un nucleo di valori, che, nei padri fondatori – molti di formazione – ha trovato ispirazione nel rispetto della dignità di ogni persona, della solidarietà, della giustizia, e che costituisce l’anima delle nostre democrazie, intese non soltanto come rispetto delle ‘regole del gioco’, ma nella essenza più profonda di garanzia di libertà, uguaglianza, partecipazione. Tutti antidoti alla contrapposizione irriducibile, ai conflitti di ogni genere, alla guerra”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale dopo il colloquio con Papa Leone.
LEONE XIV: “GUARDIAMO VOLTI TRAVOLTI DA UNA FEROCIA IRRAZIONALE”
“Come purtroppo appare evidente, viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti”. Lo ha detto papa Leone XIV, nel suo discorso al Quirinale.
Il pontefice ha continuato: “Il primo impegno che, in proposito, desidero richiamare, è quello per la pace. Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta, e guardando le immagini, leggendo le notizie, ascoltando le voci, incontrando le persone che ne sono dolorosamente colpite riecheggiano forti e profetiche le parole dei miei predecessori”. Leone XIV ha aggiunto: “Come non ricordare il monito inoppugnabile quanto ignorato di Benedetto XV, durante il primo conflitto mondiale? E, alla vigilia del secondo, quello del venerabile Pio XII? Guardiamo i volti di quanti sono travolti dalla ferocia irrazionale di chi senza pietà pianifica morte e distruzione”.
LEONE XIV: “APPREZZAMENTO PER L’IMPEGNO DELL’ITALIA PER I BAMBINI DI GAZA”
“Apprezzamento” per l’impegno del governo dell’Italia in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini della Striscia di Gaza, è stato espresso oggi da papa Leone XIV.
L’occasione è stato un discorso pronunciato durante una visita al Quirinale.
“Esprimo il mio apprezzamento per l’impegno del Governo italiano in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini di Gaza, anche in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù” ha detto il papa. “Si tratta di contributi forti ed efficaci per la costruzione di una convivenza dignitosa, pacifica e prospera per tutti i membri della famiglia umana”.
PACE. LEONE XIV: “BISOGNA RISTABILIRLA IN OGNI PARTE DEL MONDO“
“Rinnovo l’appello accorato affinché si continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano i principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli che ne sono irrinunciabilmente alla base”. Così papa Leone XIV, nel suo discorso durante la visita al Quirinale.
GIUBILEO. LEONE XIV: “GRAZIE ITALIA, PER L’ACCOGLIENZA E L’EFFICIENZA“
“Grazie” all’Italia per la “bella testimonianza di accoglienza” e la “efficiente organizzazione” dimostrata in occasione del Giubileo: parole di papa Leone XIV, rivolte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione di una visita al Quirinale.
“Ancora voglio dire”, ha sottolineato il papa, “un sentito ‘grazie’ a lei, signor presidente, e al Paese intero per la bella testimonianza di accoglienza, nonché di efficiente organizzazione, che l’Italia da mesi sta offrendo, durante lo svolgersi dell’anno giubilare, sotto diversi aspetti – logistica, sicurezza, predisposizione e gestione di infrastrutture e di servizi, e molto altro –, aprendo le sue braccia e mostrando il suo volto ospitale a tanti pellegrini che affluiscono qui da ogni parte del mondo” ha detto il papa. Leone XIV ha aggiunto: “Penso che la bella sinergia e collaborazione, che stiamo vivendo in questi giorni, costituisca già da sé un segno di speranza per tutti coloro che con fede vengono a varcare la Porta santa e a pregare sulle tombe di Pietro e degli apostoli”.