Roma – Volodymyr Zelensky e Donald Trump si incontreranno. Lo ha annunciato questa mattina il presidente ucraino sui social: “Abbiamo concordato un incontro al massimo livello con il presidente Trump nel prossimo futuro. Molto può essere deciso prima del nuovo anno”. In merito alla data stabilita, secondo quanto riportato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid, il presidente degli Stati Uniti incontrerà il presidente ucraino domenica a Mar-a-Lago.
Zelensky ha poi dichiarato ai giornalisti che l’incontro è previsto per domenica e si concentrerà su alcuni degli aspetti più delicati dei colloqui di pace, tra cui le garanzie di sicurezza ucraine e la ricostruzione. “Questo incontro ha lo scopo specifico di perfezionare le cose il più possibile”, ha affermato Zelensky. Ha aggiunto che il piano di pace proposto in 20 punti era “pronto al 90%. Il nostro obiettivo è portare tutto al 100%. Ad oggi, i nostri team – quello ucraino e quello americano – hanno compiuto progressi significativi. La Russia cerca costantemente delle ragioni per non accettare” le proposte di pace, ha detto Zelensky ai giornalisti.
Washington non ha confermato pubblicamente l’incontro.
Intanto, la guerra in Ucraina va avanti. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, ha annunciato solo poche ore fa, che la Russia è pronta a siglare un patto di non aggressione con i paesi della Nato: “La Russia è pronta a formalizzare gli impegni corrispondenti sotto forma di un documento scritto e giuridicamente vincolante. La sua forma specifica può essere determinata durante i negoziati, ma deve trattarsi di un atto giuridico internazionale a tutti gli effetti”, ha spiegato la diplomatica, aggiungendo che “La Russia rimane aperta a colloqui seri, a un dialogo serio su questa base pragmatica ed equa, rispetto alla maggior parte dei paesi occidentali che hanno optato per un’escalation militare-politica ed economica che si sta trasformando e si è trasformata in pressione”.
La tensione tra le parti in causa comunque, non accenna comunque a diminuire e diventa sempre più difficile pensare ad un accordo senza un importante lavoro di mediazione. Nei suoi auguri di Natale alla nazione, Zelensky ha affermato infatti, senza citarlo direttamente che, gli ucraini si augurano che Putin “muoia”. Parole molto dure, che per il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov “sollevano dubbi” sulla capacità di Zelensky “di prendere decisioni adeguate per una risoluzione pacifica del conflitto”.

Stando a quanto riporta l’agenzia Rbc-Ucraina, che cita l’intervista di Mykhailo Podolyak a News.Live, il primo consigliere di Zelensky avrebbe affremato che quattro Paesi europei, Francia, Germania, Turchia e Gran Bretagna, sarebbero pronti a inviare truppe in Ucraina dopo la guerra. Questo, per Podolyak, servirebbe a dissuadere la Russia per future nuove invasioni.