Fano (PU)- Il sindaco di Fano ha emesso un’ordinanza con la quale ordina ai proprietari e detentori, a qualsiasi titolo, il divieto permanente di mantenere coattivamente animali di qualsiasi specie sugli argini, sui greti e sulle sponde dei corsi d’acqua di ogni ordine, nonché nelle zone esondabili e in aree adiacenti la linea di costa che siano state soggette ad allagamento anche in modo non continuativo.
Il provvedimento è stato adottato su richiesta del Prefetto di Pesaro e Urbino dopo che diverse associazioni di protezione degli animali avevano rilevato che in caso di maltempo ed esondazioni i loro volontari e gli addetti istituzionalmente preposti sono costretti a veri e propri tour de force per salvare animali sistemati in recinti, gabbie e manufatti posti sulle sponde e sui greti dei fiumi, torrenti e canali, tali da mettere a rischio perfino l’incolumità delle persone.
“Le carcasse degli animali travolti dalle piene costituiscono un pericolo per la salute pubblica, specialmente quando vengono ritrovate sulle spiagge comunali”, così dichiara l’ordinanza che inoltre evidenzia il ritrovamento di una carcassa di capriolo e un cucciolo di pecora, morti per annegamento come attestato dal Servizio Veterinario dell’Asur, in seguito agli ultimi eventi meteorici sulla spiaggia di Fano.
Il mancato rispetto della presente ordinanza comporta la sanzione amministrativa da € 50 ad € 500 e in caso di recidiva, il sequestro degli animali con spese a carico del proprietario, in solido con il detentore.