Fano (PU) – Un brusio fitto, poi il buio in sala. Centinaia di ragazzi con lo sguardo rivolto al palco, dove la parola “bullo” smette di essere un’etichetta e diventa una ferita da riconoscere, ma anche una possibilità di cura. “Ero un bullo” ha trasformato il Politeama in uno spazio di ascolto e coraggio: storie vere, domande difficili, silenzi che pesano e applausi che liberano come le lacrime di molti. È qui che Fano ha scelto di incontrarsi scuole, istituzioni e Forze dell’Ordine per dire insieme che la violenza non è destino e che il cambiamento è possibile.
La mattinata, promossa dall’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Fano con l’Istituto d’Istruzione “Polo 3” e la Fondazione Carifano, si è aperta con il dialogo con Andrea Franzoso, autore del libro Ero un bullo, che ha offerto uno sguardo concreto su bullismo, cyberbullismo, devianza giovanile, fenomeno delle baby gang e dispersione scolastica. A seguire, la Compagnia AIDA ha portato in scena la versione teatrale dell’opera, traducendo in linguaggio vicino agli adolescenti i nodi emersi dal confronto. L’invito all’evento, ospitato al Cinema Politeama è stato rivolto alle scuole della città e alle principali autorità civili e delle Forze dell’Ordine per rafforzare la rete di una vera comunità educante. Al centro della giornata, la vicenda reale di Daniel Zaccaro: dagli errori dell’adolescenza e dal carcere minorile all’incontro salvifico con la comunità Kayrós, fino al ritorno agli studi, alla laurea e all’impegno come educatore. Una storia che restituisce responsabilità e speranza, ricordando che non si è mai la somma del proprio errore, ma la strada che si sceglie di percorrere dopo.
È intervenuta anche il Questore di Pesaro e Urbino, dott.ssa Francesca Montereali, che ha richiamato il valore della prevenzione: “La prevenzione è il primo strumento di sicurezza. Il bullismo compreso quello che si consuma online non è una ‘ragazzata’: ferisce, isola, può sfociare in reati. Ai ragazzi diciamo: chiedere aiuto è un atto di coraggio; ai genitori e ai docenti: segnalate, non minimizzate. La rete istituzionale funziona se ognuno fa la sua parte.”
“Oggi Fano ha scelto di guardare in faccia il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo – ha dichiarato il vice sindaco Loretta Manocchi – La scuola da sola non basta: serve una città educante che cammini unita per prevenire e accompagnare. Grazie ad Andrea Franzoso, alla Compagnia AIDA e a Daniel Zaccaro per aver reso concreto il messaggio che si può sbagliare e rialzarsi”
Sulla stessa linea l’Assessora ai Servizi Educativi, Loredana Maria Laura Maghernino: “‘Ero un bullo’ è un dispositivo educativo potente: parlare ai ragazzi con un linguaggio vicino, a partire da una storia vera, significa offrire strumenti per riconoscere i segnali di rischio e chiedere aiuto. Oggi i nostri studenti hanno ascoltato, si sono emozionati e hanno posto domande difficili. Da qui ripartiamo, insieme alle scuole e alle famiglie, per costruire ambienti sicuri, inclusivi e responsabili. Un grazie al Polo 3 e alla Fondazione Carifano per la collaborazione.”
Il vicepresidente della Fondazione Carifano, Rodolfo Battistini, ha sottolineato: “Come Fondazione crediamo che l’educazione sia il più forte investimento sul futuro della comunità. Sostenere progetti come ‘Ero un bullo’ significa dare ai ragazzi strumenti concreti per riconoscere il limite, chiedere aiuto e trasformare gli errori in occasioni di crescita. Il linguaggio del teatro arriva dritto al cuore e, insieme alla scuola e alle famiglie, costruisce quella rete di prossimità senza la quale prevenzione e legalità restano parole astratte. Continueremo a fare la nostra parte per promuovere cittadinanza digitale responsabile e benessere educativo”.
Il taglio educativo della giornata, che ha unito riflessione, testimonianza e teatro, ha permesso di mettere a fuoco responsabilità individuali e opportunità di ripartenza, ricordando che la cura passa anche dalla prossimità degli adulti significativi e da regole chiare.

“Ero un bullo”: a Fano teatro e legalità contro bullismo e cyberbullismo

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