

Fano (PU) – Amore per la città, esaltazione della “fanesitudine” e possibilità di scambi culturali con un’importante realtà nazionale che in fatto di eventi e turismo non è seconda a nessuno. C’è tutto questo nell’idea che tre anni fa ha portato alla realizzazione dell’albero di Natale che spadroneggia al centro di Piazza XX Settembre che, amato o odiato, ha comunque fatto parlare di Fano dando un tocco alla città nel periodo delle feste sicuramente più originale rispetto agli abeti classici. E dallo scorso 23 novembre, un albero simile a quello di Fano si può ammirare anche a Bolzano, città che ogni anno occupa i primi posti della speciale classifica per qualità della vita.
Attualmente l’opera, leggermente più piccola di quella installata a Fano, è in bella mostra nel lato più italiano della città, in Piazza Mazzini (non la piazza principale), ma l’idea è quella di cambiargli location ogni anno per colorare ogni angolo della città. A realizzarla, neanche a dirlo, l’artista Paolo Del Signore e l’architetto Stefano Seri, che dopo quello fanese hanno concesso il bis: “Tre anni fa – spiega Del Signore – durante la lavorazione dell’albero per Fano, una delegazione di Bolzano aveva espresso interesse per riproporre l’opera nella loro città, poi però tutto si è concluso con un nulla di fatto. La scorsa estate invece siamo stati ricontattati e il progetto è andato a buon fine e credo che questo sia una bella vetrina anche per Fano e occasione per stringere rapporti di collaborazione con un comune importante come quello trentino”.
Dello stesso avviso anche l’assessore al turismo, Stefano Marchegiani, presente all’inaugurazione invitato dall’amministrazione bolzanese: “Ha vinto la ‘fanesitudine’ – ha detto -, grazie all’albero si sono instaurati rapporti che potranno portare ad interessanti sviluppi dal punto di vista turistico”. E a chi continua a criticare l’opera, Seri e Del Signore rispondono così: “Può piacere o non piacere – dicono in coro – ma è stata realizzata in sinergia tra vari soggetti e con il contributo di sponsor privati, noi non abbiamo percepito alcun compenso ma l’abbiamo fatta solo per amore della nostra città”. Cosa che, aggiungiamo noi, è sicuramente una caratteristica che molti detrattori non hanno.