

Fano (PU) – “Il problema è che su 6 telecamere nella zona, ne funzionava mezza, se ci fosse stato un servizio di videosorveglianza adeguato sarebbe stato tutto molto più semplice”. Ad affermarlo è il comandante dei carabinieri di Fano, Alfonso Falcucci (nella foto) riferendosi all’arresto di Francesco Furfaro, autore della rapina al tabacchi “Azzurra” di Ponte Murello. “Abbiamo capito che la maggior parte degli autori di furti, reati contro il patrimonio e simili, non sono di queste zone ma sono di passaggio. Il modo migliore per combattere questo tipo di criminali è puntare un occhio vigile su punti strategici del territorio, con un sistema di videosorveglianza adeguato”. Territorio fanese invece, che ha già a disposizione un server, posizionato nella sede della polizia municipale, in grado di leggere le targhe delle auto, e di riconoscere quelle sospette, inviando addirittura degli allert. Il problema è che al giorno d’oggi le telecamere collegate a questo sistema sono posizionate solamente in due varchi nella città, insufficienti per garantire un livello di sicurezza adeguato. “Il problema è che la cosa non è stata pubblicizzata adeguatamente – aggiunge Falcucci -. Chiunque voglia installare telecamere di sorveglianza collegate a questo sistema, mi riferisco a esercizi commerciali, imprenditori, ma anche ai semplici cittadini, può rivolgersi semplicemente al comando di polizia municipale dove troverà tutte le informazioni necessarie. Un servizio che deve essere potenziato per posizionare più occhi possibili sulla città”.