

Fano (PU) – “Invece di unirsi con i sindaci che si sono opposti all’ospedale unico, Seri ha innescato una sorta di duello con Ricci per far prevalere l’ipotesi di Chiaruccia rispetto ad altri siti, alla faccia delle decisioni prese in consiglio comunale e del volere dei cittadini”. Questo, in sintesi, il pensiero del Movimento 5 Stelle di Fano il giorno dopo l’assemblea dei sindaci di Area Vasta. “Al momento di aprire la busta con l’app per la localizzazione dell’ospedale unico – scrivono Hadar Omiccioli, Giovanni Fontana e Marta Ruggeri – 29 sindaci si sono allontanati facendo mancare il numero legale, ma tra questi non c’era il nostro sindaco che invece continuava a perorare la causa di Chiaruccia. Per questi 29 sindaci non ci sono le condizioni territoriali e reali per avere un ospedale unico provinciale. E’ sbagliato il modello per la tipologia del nostro territorio. I sindaci lo sanno – proseguono i grillini – e i 29 che hanno lasciato l’aula hanno ottenuto quello che volevano ossia far ridiscutere il modello sanitario mandando un chiaro messaggio a Ceriscioli: vogliamo un modello alternativo policentrico con riorganizzazione e potenziamento dell’esistente. Evidentemente il sindaco Seri non è dello stesso avviso visto che ieri sera ha dichiarato che l’ospedale unico sarebbe un atto di buon senso e di prospettiva del territorio e chi si oppone sta facendo battaglie anacronistiche. Addirittura – incalzano i pentastellati – era anche disponibile a far applicare l’app senza correzioni, ben sapendo che l’ubicazione sarebbe caduta così su Fosso Sejore. Ora è giunto il momento per Seri di portare avanti risultati concreti: si unisca ai 29 sindaci per una sanità policentrica, salvando l’ospedale Santa Croce e riorganizzando la sanità provinciale. Questo atto – concludono – assumerebbe un una forza dirompente e creerebbe quell’unità di intenti che lo stesso Seri, ormai isolato su Chiaruccia, tanto auspica”.