Fano (PU) – Lo scorso 26 maggio 2015, il Movimento 5 Stelle di Fano, ha organizzato un incontro presso via Nolfi 166, dal titolo “Quale mobilità sostenibile per le nostre valli?”
Negli ultimi anni il tema della mobilità nella Vallata del Metauro è stato un tema caldo per i suoi sostenitori. Sempre più forti sono state le spinte di una larga fetta di popolazione per l’estensione di quella mobilità integrata, pubblica, sostenibile e solidale, definita anche a “misura d’uomo”.
Questa tipologia di mobilità, rispettosa dell’ambiente, non può esimersi da una serie di scelte che salvaguardino la qualità della vita e del territorio tramite l’utilizzo di specifiche infrastrutture che garantiscano la vivibilità degli spazi. Bisogna interrogarsi sull’utilità di pratiche alternative come comprare auto usate ad esempio, o investire su forme di trasporto più rispettose nei confronti dell’ambiente. In questa chiave di lettura si immagina la riapertura della tratta ferroviaria dismessa “Fano-Urbino”.
Una struttura già esistente che aspetta solo di essere rimessa in funzione per la pubblica utilità. Tramite la realizzazione di piccoli progetti, quali il ripristino di tracciati dismessi, si potrebbero mettere in moto più di 50 chilometri di tragitto, realizzando un piccolo microsistema che favorisce la mobilità dolce ed ecologica. Questa ipotesi va a braccetto con la messa in opera di una rete di piste ciclabili locali che colleghi tra loro i vari comuni fino a creare un sistema ciclabile complessivo, da percorrere unitamente al percorso carrabile. La presenza di strade di campagna, collegate tra loro, darebbe la possibilità di sviluppare una mobilità green basata sull’interscambio tra treno, bici e autobus. Le strade sono un luogo costruito per i propri utenti, a partire dai più deboli, quindi è necessario mettere in atto una serie di regole che tutelino il diritto muoversi.
Per questo Fano, anche in virtù delle tematiche affrontate nell’incontro di cui sopra, ha invertito la rotta: si sono moltiplicati i marciapiedi, le piste ciclabili e gli spazi verdi. Il risultato è un minore inquinamento, traffico più scorrevole e minore stress per i cittadini.
di Marco Pagliari
(fonte immagine: forbicifano.blogspot.com)