Fano (PU) – La quinta giornata della XXVIII edizione di Fano Jazz By The Sea si preannuncia tra le più artisticamente interessanti e stimolanti dell’intero Festival. Parte, innanzitutto, la sezione “Exodus – Gli Echi della Migrazione”, con la prima di tre solo performance ospitate alla Pinacoteca di San Domenico: ne sarà protagonista il sassofonista di origine russa Dimitri Grechi Espinoza (ore 18,30, ingresso libero su prenotazione). A seguire, alle 19,30 alla Chiesa di San Francesco (anche in questo caso ingresso libero su prenotazione) un duo al femminile, le O-Jana, con la pianista Alessandra Bossa e la vocalist Ludovica Manzo, talenti in costante ascesa. Alle 21.15 alla Rocca Malatestiana sarà quindi la volta di uno dei musicisti più attesi di Fano Jazz By the Sea 2020, Gianluca Petrella.
Il trombonista, assiduo collaboratore di Jovanotti, si farà ascoltare alla guida della sua Cosmic Renaissance band, con Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso elettrico, Federisco Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni (ingresso 15 Euro, ridotto 13 Euro). Infine, al Pincio (dalle 22.30), live set con la vocalist e manipolatrice elettronica italo colombiana, con base a Londra, Estel Luz.
Gianluca Petrella è tra i maggiori specialisti al mondo del suo strumento. Classe 1975, nato a Bari e da tempo residente a Torino, in 25 anni di carriera ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, performando e incidendo musica in maniera trasversale, dal mainstream alla sperimentazione più audace. In questo contesto variegato si inseriscono importanti collaborazioni con Enrico Rava, con l’acclamata superstar della techno Ricardo Villalobos, con Moritz Von Oswald, pioniere dell’elettronica tedesca, con dj Gruff, esponente di punta dell’hip hop italiano, e con il leggendario agitatore di dancefloor Dj Ralf. Nel 2017 è entrato a far parte della band di Lorenzo Cherubini alias Jovanotti, partecipando al Jova Beach Party 2019. Cosmic Renaissance è il suo progetto ispirato alla musica di Sun Ra, icona di un pensiero musicale in cui la storia del jazz va a braccetto con un immaginario afro-futurista. La band è costituta da musicisti che sanno bene come assecondare il leader in esplorazioni musicali che fondono spiritualità e fisicità. Entrambe contagiose.
Già ascoltato qualche anno fa nella suggestiva cornice della Pinacoteca di San Domenico, Dimitri Grechi Espinoza torna per presentare il suo ultimo progetto, The Spiritual Way, terza tappa di un percorso artistico solitario, anche discografico, iniziato nel 2015 con Angel’s Blows e proseguito due anni dopo con Re-Creatio. Un progetto unico nel suo genere, dove s’incontrano due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca musicale. Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni immediate. Ed è tra le mura di una chiesa, e comunque in spazi sonori non ortodossi, che la musica di Dimitri Grechi Espinoza si dispiega in pienezza e originalità, avvolgendo l’ascoltatore con arcobaleni d’armonici, sfruttando le forme architettoniche e i riverberi naturali.
O-Janà (che in napoletano sta per strega) è formato da due artiste partenopee, la cantante Ludovica Manzo e la musicista elettronica/pianista Alessandra Bossa, la prima proveniente dal jazz e dalla musica di ricerca, l’altra dalla musica classica e contemporanea. Insieme, combinano elettronica, improvvisazione e songwriting in una maniera del tutto personale: la loro musica esplora i possibili percorsi che dalla forma chiusa conducono all’improvvisazione totale e viceversa, cercando di espandere i confini della melodia e della forma canzone attraverso l’elettronica ed il cut-up sonoro. Pulsazioni che nascono dal gesto improvvisativo, giochi bizzarri tra suono e parola, storie nascoste in paesaggi onirici, sono elementi delle loro composizioni e delle performance live.
Informazioni:
Fano Jazz Network
Cell./Whatsapp 3886464241 – Tel. 0721 1706616
Email: info@fanojazznetwork.org
(Simona Zerboni)