Fossombrone (PU) – Tiene banco ormai da giorni il nuovo piano sanitario regionale, oggetto di dibattiti, incontri e convegni. Durante uno di questi, tenutosi venerdì scorso a Fossombrone ed organizzato dalla lista civica MeetUp Fossombrone in Movimento, sono intervenuti Fernanda Marotti del Forum Beni Comuni, il Consigliere regionale Piergiorgio Fabbri e il deputato Andrea Cecconi.
“Abbiamo voluto questo incontro – si legge in una nota – non per esprimere un ulteriore giudizio tecnico, ma per invitare tutti a prendere atto di un aspetto in particolare di questa delibera che smaschera chi si nasconde dietro i paroloni tipici del politichese. La prima riga della delibera parla di ‘Riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole strutture ospedaliere e Riorganizzazione della Rete Territoriale della Emergenza-Urgenza della Regione Marche in attuazione della Delib.G.R. n. 1696/2012’. Va da se – spiegano i grillini – che per capire di che si tratta bisogna andare a vedere la DGRM 1696/2012. Anche qui la risposta la troviamo nell’oggetto della stessa ovvero: ‘Direttiva vincolante per i Direttori generali degli Enti del SSR, per l’attuazione del D.L. 95/2012 convertito in Legge 135 del 7 Agosto 2012 inerente disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi dei cittadini’ meglio nota come ‘spending rewiew’.
Si parla dunque di un taglio alla spesa. In questa ingarbugliata vicenda, sia chiaro a tutti almeno questo: agli amministratori marchigiani non è mai venuto in mente di sedersi attorno ad un tavolo per mettere mano ad miglioramento o potenziamento od ammodernamento della Sanità Regionale, bensì hanno solo eseguito, mascherandoli da riforma, i tagli imposti incuranti, tutti quanti, del diritto alla salute dei cittadini. Nel frattempo dirigenti e tecnici hanno preso il premio di produzione per il raggiungimento degli obiettivi. Si potevano operare revisioni di spesa per le pensioni d’oro? Per gli stipendi dei politici? Per i vitalizi? Per i premi ai dirigenti? No, sono diritti acquisiti dicono loro.
Dall’incontro di Fossombrone – proseguono – dove hanno partecipato circa 120 persone, è emersa la voglia di riprendersi il diritto alla salute. I cittadini hanno fortemente rimarcato la necessità di unirsi superando le appartenenze politiche e lottare assieme senza tregua per riconquistare quel diritto ormai pericolosamente violato. Numerose le proposte di revisione delle decisioni prese ed un deciso, unanime, accorato appello alla Regione affinché si retroceda sulle ultime azioni intraprese per iniziare un percorso condiviso, competente ed approfondito verso una sanità che risponda ai reali bisogni del territorio”.