Fossombrone (PU) – La Procura di Pesaro e Urbino ha inoltrato richiesta di archiviazione delle due querele per indebita induzione presentate nei confronti del sindaco di Fossombrone Pelagaggia e del vicesindaco Chiarabilli da Mauro Paolini e dal geometra Daniele Biondi. A renderlo noto è lo stesso vicesindaco Michele Chiarabilli: “Non avevo provveduto finora a rispondere alle assurde provocazioni ed alle dichiarazioni, non corrispondenti minimamente al vero, apparse nei mesi scorsi sulla vicenda Metalli Plastificati. La cosa veramente singolare è che siamo stati denunciati strumentalmente nel marzo 2015, dopo ben due anni (ipotesi di reato settembre-dicembre 2013), semplicemente dopo che il comune aveva presentato ricorso in appello presso il Consiglio di Stato per l’insediamento dell’industria insalubre di I° Classe e non rinnovato l’incarico del precedente responsabile dell’Ufficio Urbanistica. Nessuno ha mai chiesto al geometra Biondi di ‘piegare la testa al padrone’ come da lui sostenuto e questo è stato smentito nelle opportune sedi con testimoni veri e documenti indiscutibili alla mano, anzi forse si era dimenticato di dire, nel rispetto della collettività e soprattutto dei cittadini di Calmazzo, che lui si era addirittura sostituito al Sindaco nei compiti ed alle funzioni di salvaguardia della pubblica salute in fase di autorizzazione alle emissioni in atmosfera relativamente alla predetta ditta insalubre. Inoltre, lo stesso tecnico, ha omesso di dire che il Sindaco ha la facoltà di nominare annualmente tutti i responsabili e proprio dal 01 gennaio 2015, in completa condivisione con il sottoscritto e l’intera giunta, è stata valutata l’adozione di una nuova soluzione per potenziare il settore urbanistica e soprattutto migliorare le prestazioni visto che in precedenza veniva violato continuamente il D.P.R.380/2001 che prevede l’evasione delle pratiche in ordine di arrivo cronologico di protocollo (alcuni permessi di costruire rilasciati dopo ben 557 giorni ed altri dopo soli 3 giorni), esistevano alla fine dell’anno scorso oltre 90 pratiche edilizie presentate dal 2002 al 2014 neppure visionate e non erano stati centrati gli obiettivi per l’anno 2013 come certificato dal nucleo di valutazione. Nessuno – prosegue Chiarabilli – ha perso il posto di lavoro all’urbanistica, compreso il geometra Biondi, che però non può certo imporre agli amministratori la sua nomina di responsabile in modo dispotico. La giunta ha fatto scelte completamente diverse intendendo dare una svolta ad un settore ingessato e fondamentale per lo sviluppo della città. Forse per qualcuno il problema è che il sottoscritto non ha mai inteso fare l’amministratore (assessore all’urbanistica dal giugno 2011) in modo omertoso e non ha fatto altro che fare il suo dovere ‘alzando il coperchio’. Quello che mi interessa – conclude – non sono le polemiche o le guerre di principio, ma i risultati che continuano a dare ragione alle nostre scelte. Lavoriamo per il bene collettivo, senza temere gli atteggiamenti strumentali di nessuno”.