Fano (PU) “Sono contenta di aver fatto sorridere Lucia Salucci però, al di là delle battute, mi piacerebbe che smettesse di affermare cose non esatte sul partito di Forza Italia a Fano”. Ad intervenire nel dibattito politico pre-regionali è l’azzurra Francesca Falcioni.
“Innanzitutto non è esatto che tra i firmatari del documento non ci sono vecchi fondatori – dice la Falcioni – io mi ritengo una vecchia fondatrice. Infatti sono attiva militante fin dal mio arrivo a Fano, prima come presidente del Club Forza Italia Fano, poi come candidata in consiglio comunale nel 1999, quindi come eletta Capogruppo in consiglio comunale nel 2004 e poi come eletta vicecapogruppo in consiglio provinciale nel 2009. Dopo di che sono stata segretaria del partito fino all’autunno scorso. Forse nel 1994, quando ho iniziato ad essere forzista, la Salucci era troppo piccola per poterlo sapere e crescendo si è persa qualcosa. Inoltre, il fatto che altre persone ‘nuove’ si siano aggiunte al gruppo di Fano non può che essere una buona notizia, segnale che se non altro con questa gestione si è ampliata la partecipazione e si è usciti da quella situazione di ‘club privato’ a seguito e a totale servizio di un unico leader che c’era sotto la sua gestione”.
“Non a caso durante gli anni in cui sono stata consigliere provinciale e quindi proprio quando la sig.ra Salucci era coordinatrice del partito, non sono mai stata convocata per un direttivo o per un incontro di nessun tipo. E poi c’è chi parla di personalismi riferendosi agli altri. Altro punto da chiarire. La nostra presa di posizione non configura la presentazione di un’altra lista o il sostegno a candidati di altra lista e nemmeno la presenza di qualcuno di noi all’interno di altre liste in queste elezioni regionali. Questa è la grande differenza rispetto a quanto fatto invece dal gruppo dei ‘ribelli’ lo scorso anno”.
“Noi siamo e restiamo Forza Italia a Fano. Prendiamo semplicemente atto di una decisione che non condividiamo, come peraltro segnalato ai nostri organi superiori più volte, e per rispetto del nostro elettorato, nessuno di noi entrerà in lista. Qui non c’è niente di cui ridere o ‘ghignare’. Questa presa di posizione è stata dolorosa e sofferta, perché la massima aspirazione per ogni militante è quella di potersi candidare sotto la propria bandiera.”
“Per quanto riguarda il futuro, spero che il centrodestra ritrovi la sua dignità e la sua unità. Resta comunque chiaro il fatto che Spacca e la sua lista non ci possono rappresentare né ora né mai. Abbiamo bisogno di persone che abbiano veramente a cuore i nostri valori fondanti e i nostri ideali e non di personaggi che, a seconda del vento che tira, sono disposti ad appoggiare chi vince. Così come sta succedendo a Fano, siamo pronti infatti a scommettere che anche in regione la lista Spacca e i suoi seguaci faranno da stampella alla nuova giunta di centrosinistra in caso di vittoria di questi ultimi”.
“Vorrei davvero che questa diatriba tra la Salucci e tutto quello avviene in Forza Italia a Fano arrivi ad una conclusione. E’ vero che siamo in campagna elettorale e occorre trovare dei motivi scatenanti per parlare di Carloni e fargli pubblicità, però evitiamo di accostare ancora una volta il suo nome a quello di Forza Italia. Lui ha da tempo lasciato il nostro partito e non può cercare di riutilizzarlo e strumentalizzarlo ogni volta che si candida da qualche parte. Come già detto è necessario che ciascuno si prenda la responsabilità morale delle proprie azioni”.