Fano (PU) – Davide DelVecchio (consigliere comunale UDC) ha attaccato, durante il Consiglio Comunale di ieri, l’assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin, affermando che le sue risposte sulla maxi gara d’appalto di € 8.880.200,00. sono state “fumose e poco chiare” e che “in effetti, non si comprende il perché, sia stata definita gara di appalto una vera e propria concessione di servizio, giacché il Comune di Fano si spoglia di ogni competenza sulle mense e sui lavori pubblici delle proprietà Comunali”.
DelVecchio non molla la presa: “Tutte le attività saranno svolte dalla ditta aggiudicatrice con proprio personale, la ditta non utilizzerà i mezzi comunali ma propri mezzi, le cucine saranno ricostruite, saranno eseguiti una serie di lavori pubblici nei locali di proprietà Comunale, tutte le derrate alimentari saranno fornite dalla ditta, tutte le pulizie saranno svolte dalla ditta. Al Comune di Fano il solo controllo, quindi una completa Concessione chiavi in mano in stile ultraliberista, un atto inaspettato da parte dell’assessore Mascarin”.
Il consigliere UDC, disapprova poi la scelta di Mascarin di escludere ditte locali, commercianti e artigiani dalla gestione delle mense: “Risultato, i genitori di Fano pagheranno un servizio fornito dal Comune e da questo investimento, saranno escluse le imprese del nostro territorio. Complimenti una scelta politica della quale la città vi sarà grata”.
“Sui dipendenti nessuna risposta – continua DelVecchio -, sennonché la ditta si è impegnata ad assorbire le cinquantasei persone che lavoravano nelle mense e per questo ha ottenuto un punteggio sull’offerta tecnica. Ma per quanto tempo è stato sottoscritto il contratto dei 56 lavoratori? Tre mesi, quattro mesi e dopo? Dal primo settembre cosa accadrà? Nessuna risposta, vigileremo”.
Altra questione irrisolta per DelVecchio: “La gara d’appalto fissa 346.707 pasti, a 4,70 euro l’uno i nidi e 4,93 l’uno la primaria, la gestione è per cinque anni. Se ci saranno meno pasti, il Comune risparmierà, ma se ci saranno cento pasti in più, quanto pagheremo in più? Sarà un debito fuori bilancio?”
Il consigliere comunale critica ulteriormente Mascarin per “la domanda alla quale non è stato capace di dare risposta”: “Perché un Consigliere Comunale, nell’ambito delle sue funzioni di controllo, statuite dalla Costituzione, dalle Leggi, dalle Norme e dai Regolamenti, non si deve permettere di controllare e verificare gli atti amministrativi? Perché non deve tutelare i propri concittadini? Perché deve essere contattato telefonicamente per ben due volte ed essere avvisato di non fare dichiarazioni che possano creare allarme sulla gara delle mense scolastiche? Perché deve essere diffidato e addirittura querelato per l’azione di controllo che è stata concessa grazie all’elezione democratica in Consiglio Comunale con i voti dei cittadini fanesi?”
DelVecchio Prosegue attaccando ancora il dirigente dei Servizi Educativi: “Perché nella commissione Comunale Servizi Sociali-Educativi che si è tenuta il 24 marzo, verbalizzata e registrata, mi sono dovuto difendere dal fuoco di fila della dirigente dei Servizi Educativi e sono stato invitato a non dire ‘quello che ho dichiarato per mezzo stampa’ ovvero ‘non dovevo denunciare i feedback negativi sulla ditta vincitrice dell’appalto’ perché ho ‘trasmesso un’ ansia non positiva per chi ha lavorato alla gara’ “.
Il consigliere UDC conclude rivolgendosi al presidente del Consiglio: “Comprendo che il presidente del Consiglio Minardi sia così impegnato a cercare voti per la poltrona nel Consiglio Regionale da non avere il tempo di difendere un Consigliere Comunale che nell’ambito delle sue funzioni è stato querelato da una ditta multinazionale di Berlino con sede italiana a Milano che vince un appalto a Fano, ma questo rientra nel suo ruolo istituzionale”.