
Giornata Fai d’Autunno 2023 a Pesaro a provincia
- 8 Ottobre 2023
Pesaro – Sabato 14 e domenica 15 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e ormai atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS – dedica, da dodici anni, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana, i volontari della Rete Territoriale della Fondazione, proporranno speciali visite a contributo in centinaia di luoghi straordinari in tutta Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure curiosi, originali, o poco valorizzati e conosciuti.
Il pubblico potrà tornare a meravigliarsi di fronte alla ricchezza e alla varietà dei tesori di storia, arte e natura che si celano in ogni angolo del nostro Paese: palazzi storici, ville, chiese, musei, collezioni d’arte, collezioni naturalistiche, sedi universitarie, laboratori di ricerca e molto altro. Saranno in programma anche itinerari in alcuni borghi e percorsi in aree naturalistiche e orti botanici.
Dal 1975 il FAI ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio d’arte e natura italiano. I contributi raccolti nelle Giornate FAI sono destinati alla cura di questi luoghi speciali. I beni FAI sono ormai 71, di cui 54 restaurati e aperti al pubblico, luoghi che non solo custodiscono tesori d’arte, storia, natura e tradizioni, ma costituiscono anche “laboratori” in cui il FAI mette in atto buone pratiche di sostenibilità per dimostrare che si può cercare di migliorare il nostro rapporto con l’ambiente, tendere a ristabilire l’equilibrio che si è rotto tra uomo e natura.
Nella loro straordinaria varietà i Beni FAI vivono la fragilità del territorio italiano, come testimoniano il nubifragio che ha investito nel luglio scorso Milano provocando ingenti danni a Villa Necchi, l’alluvione nella piana del Bosco di San Francesco ad Assisi o la frana a Parco Villa Gregoriana a Tivoli. La varietà di problematiche affrontate e la ricchezza di competenze coinvolte in queste situazioni permette al FAI di costruire un quadro d’insieme in costante evoluzione da cui emerge la connessione tra attività umane e criticità ambientali in relazione al cambiamento climatico e di conoscere le molteplici competenze che vanno investite, nei più diversi campi del sapere, in conoscenza e ricerca. Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sul tema urgentissimo del cambiamento climatico, faiperilclima, il FAI ha promosso un programma di iniziative per diffondere la conoscenza acquisita su questi temi a partire dalla pratica del lavoro nei suoi Beni, dove la crisi ambientale si tocca con mano, organizzando visite speciali, con esperti per condividere la loro conoscenza, invitando i partecipanti a osservare gli effetti concretissimi del cambiamento climatico sugli ambienti di cui il FAI si prende cura, illustrando strategie e progetti di adattamento e mitigazione, già avviati o futuri, dai grandi lavori alle buone pratiche che tutti possiamo e dobbiamo adottare.
La crisi climatica è sicuramente una priorità per i governi di tutto il mondo, ma tutti noi dobbiamo sapere e tutti noi possiamo agire perché gli effetti sempre più evidenti del riscaldamento globale riguardano la nostra vita e l’ambiente in cui viviamo, di cui siamo e dobbiamo sentirci parte attiva e responsabile.
Proprio per riflettere su questi temi, nelle GFA 2023 alcune aperture in particolare saranno dedicate alla conoscenza e alla sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. A Pesaro, due aperture affascinanti, tra arte e natura.
Villa Giulia, a Baia Flaminia, alle pendici dell’area protetta del Parco San Bartolo, su un’altura che discende dolcemente verso la spiaggia ed il mare, fu la residenza in cui per oltre 30 anni il grande tenore Luciano Pavarotti ha trascorso le proprie vacanze con la famiglia, ma anche luogo dove ha preparato i debutti teatrali e discografici che negli anni Settanta e Ottanta hanno fatto di lui non solo uno dei più famosi ma anche soprattutto uno dei più grandi tenori del XX secolo. Visita speciale, in cui saremo accolti da Giuliana Pavarotti, figlia del Maestro, e da Stefano Gottin, presidente della Wunderkammer Orchestra di Pesaro, amico e fine conoscitore di Luciano Pavarotti.
I visitatori saranno accompagnati nel giardino dagli studenti dell’Istituto Agrario Cecchi, in alcuni ambienti della villa da Giuliana Pavarotti e da Stefano Gottin.
Venerdì pomeriggio, alle 16:15, apertura delle GFA 2023 con un momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Rossini e brindisi inaugurale. Apertura riservata agli iscritti FAI. Su prenotazione. Contributo per il FAI € 15,00. Villa Severi, sul Monte Ardizio, moderna villa sede della Fondazione Meuccia Severi, nata per la volontà della sua fondatrice di lasciare alla collettività e per la pubblica fruizione la raccolta d’arte di una vita. Immersa in un parco curatissimo che incornicia la dimora e la splendida piscina a forma di trifoglio, custodisce importanti sculture, parte della straordinaria collezione d’arte, conservata sia all’interno della villa che nel giardino. Scultura, pittura, grafica: opere di indiscusso valore scelte con sensibilità da Meuccia Severi che le ha collocate nella villa sul Colle Ardizio assieme ad oggetti di arredo di alto design, formando un unicum da conservare e comunicare, soprattutto al territorio di appartenenza.
I visitatori saranno accompagnati nel giardino dagli studenti dell’Istituto Agrario Cecchi, all’interno della villa dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Bramante-Genga e del Liceo Artistico Mengaroni.
Domenica pomeriggio, alle 17:30, chiusura delle GFA con un momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Rossini. Ad Urbino, le strutture museali dell’Ateneo, con un messaggio comune rivolto ai temi ambientali.
Il Museo dei Gessi, che custodisce calchi che rappresentano una significativa campionatura delle più celebri sculture del mondo greco e soprattutto romano, ospita la mostra Fiori, riproduzioni in tecnica mista di Barbara Giambartolomei, occasione per raccontare come “fiori e floricultura sono stati una presenza pervasiva dello spazio antico e hanno accompagnato molta parte della vita quotidiana, incarnando il senso della grazia e della bellezza, che ripara e rinfranca da frenesie e ambasce quotidiane”. Tema che innesca anche un ideale dialogo tra il Museo dei Gessi e l’Orto Botanico, entrambi custodi di patrimoni specialistici e differenti, che trovano punti di contatto proprio nella scia della cultura classica. Ce ne parleranno la Prof.ssa Anna Santucci, Docente di Archeologia Classica e responsabile del Museo, e gli studenti universitari di storia dell’arte e di archeologia.
L’Orto Botanico, gestito dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari, quest’anno riconosciuto dal Ministero della Cultura come bene di interesse storico/artistico/architettonico. Sarà appassionante visitare l’edificio neoclassico, con lo splendido atrio a volta dipinto da Quinto Possenti e ammirare l’antica vetrata policroma ma soprattutto, capire come l’attenzione al patrimonio naturale che ci ospita è prioritaria per gli orti botanici, che hanno nella loro missione molte sfide che si collocano all’interno della grande sfida di un mondo più sostenibile. Con il Prof. Andrea Pompa e i suoi studenti, conosceremo la missione e le attività didattiche e di ricerca del centro, e le sue finalità scientifiche relative all’applicazione farmaceutica di piante e tessuti di origine vegetale, ma anche al mantenimento della biodiversità di specie vegetali, alla protezione, conservazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio storico/vegetale conservato nell’orto.
Il Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica, ubicato nel Collegio Raffaello, è la più antica istituzione scientifica dell’ateneo urbinate e annovera una delle più importanti collezioni universitarie di strumentazione storico-scientifica del nostro Paese. La collezione conserva oltre 700 strumenti scientifici, alcuni dei quali di gran pregio, databili tra la seconda metà del XVIII e i primi anni del XX secolo, testimonianza “eccezionale” dell’attività didattica e di ricerca svolta nell’ateneo urbinate a partire dalla fine del Settecento. Conosceremo la storia dell’Osservatorio Meteorologico, fondato dal Serpieri e a lui intitolato, il più antico delle Marche. Per la certificata qualità dei dati raccolti e le immutate condizioni ambientali del centro storico di Urbino, nel giugno 2018 l’Osservatorio, insieme ad altri cinque italiani, ha ricevuto il riconoscimento di Centennial Observing Station dalla World Meteorological Organization, entrando nel novero dei più importanti Osservatori al mondo per lo studio dei cambiamenti climatici. Visite a cura del Prof. Roberto Mantovani e di Piero Paolucci.
Il Polo scientifico-didattico “Paolo Volponi” con tre rilevanti collezioni mineralogiche (Enzo Franchin, Emilio Sergio Lorenzini, Sergio Pegoraro) donate all’Ateneo urbinate per un totale di oltre 4.500 campioni di varia provenienza nonché alcune raccolte geo-naturalistiche già in dotazione all’area scientifica per scopi di ricerca e didattica. Ad uso degli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Geologiche, vogliono costituire un punto di riferimento per tutti gli appassionati di materie scientifiche. In occasione delle GFA saranno proposti approfondimenti relativi agli studi geologici per la conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni. Visite a cura della Prof.ssa Maria Balsamo e del Prof. Michele Mattioli.
A Palazzo Albani, sabato pomeriggio, alle 17:45 conversazione a cura del Prof. Riccardo Santolini, docente di Ecologia, sul tema “Funzioni ecologiche, beneficio per la collettività”, per riflettere su quanto sia necessaria la nostra comprensione profonda del valore della Natura e quanto la vita dell’uomo dipenda dalle risorse che la Natura ci mette a disposizione. Alla parte teorica seguirà la parte pratica: domenica mattina alle 9:30 escursione nella Foresta Demaniale delle Cesane, con la guida ambientale Giuseppe Panaroni, lungo un facile percorso, d’interesse storico/naturalistico.
Ritrovo presso il ristorante La Baita sulla SP delle Cesane.
Info e prenotazioni su pesarourbino@delegazionefai.fondoambiente.it
Anche a Fano una proposta dedicata ai temi ambientali, con l’apertura del Fano Marine Center, laboratorio e centro di eccellenza nella ricerca scientifica, impegnato nel monitoraggio dello stato di salute del mare e dell’Adriatico in particolare. Interessante dal punto di vista architettonico l’edificio che ospita il Centro – progettato da Celio Francioni con l’amico e collega Mariano Cantarini – che con il suo volume tagliato a metà da una galleria vetrata a tutta altezza, vuole simbolicamente connettere l’area marina alla città. Visite a cura di ricercatori. Apertura riservata agli iscritti FAI.
A Fossombrone la Casa-Museo Quadreria Cesarini, dove si custodisce l’importante collezione privata che il Notaio Cesarini iniziò a raccogliere a partire dagli anni ’20, e alla sua morte volle donare al Comune di Fossombrone, insieme ai due palazzi. Si entrerà dall’ingresso privato del Notaio, per la prima volta aperto al pubblico. Visita dedicata al celebre artista Angelo Bianchini, protagonista dell’arte del Novecento, del quale Cesarini apprezzò la produzione in ceramica policroma e invetriata, di cui sarà possibile vedere una importante selezione. Seconda apertura, la Cattedrale, dedicata ai Santi Aldebrando, Agostino e Maurenzio. In essa sono custodite una Via Crucis in ceramica invetriata e un rilievo raffigurante Santa Maria Goretti di Angelo Biancini, per completare il percorso sull’artista. Ricca di storia e di molti altri tesori, vi si conservano importanti opere d’arte del Ridolfi e del Guerrieri e, nella sagrestia, un’ancona scolpita nel 1482 da Domenico Rosselli. Inoltre, sul pavimento della navata destra, una meridiana tracciata dal matematico Sempronio Pace nel 1780. Le visite saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Donati di Fossombrone. Nelle Giornate FAI d’Autunno tutti i musei della città saranno aperti e l’ingresso per gli iscritti FAI sarà gratuito.
A Pergola, due delle tante chiese di cui è ricca la città. La chiesa di Santa Maria Assunta, detta dell’Oratorio, edificata dai Padri Filippini nei pressi del Duomo. La costruzione fu iniziata nel 1722 per dare degna collocazione ad una piccola immagine della Madonna del Refugio che si trovava nell’orto dei filippini. Il Volto della Vergine, racchiuso in un prezioso nimbo d’argento, fu posto sull’altare maggiore. La chiesa di Santa Maria Assunta, detta del Cimitero, edificata sul colle di Grifoleto diventò chiesa del cimitero cittadino perché nel 1867 il terreno dei frati venne indicato come luogo preposto alle sepolture. La chiesa fu edificata nel 1603 insieme al convento dei Cappuccini (abbattuto negli anni cinquanta del novecento) per conto della Comunità e dei fedeli pergolesi e sopraelevata con il contributo di nobili famiglie locali nel 1746. Provenienti da questo tempio ed ora esposte al Museo dei Bronzi, alcune opere del Barocci e del Ridolfi. Per finire, i piccoli amatissimi borghi della nostra provincia, immersi in una natura incontaminata da salvaguardare e custodi di antiche tradizioni da tramandare:
Lamoli, con l’Abbazia di San Michele Arcangelo, luogo del cuore per eccellenza che, grazie all’impegno del Comitato per la Valorizzazione dell’Abbazia Benedettina ha saputo arrivare al finanziamento della recente ristrutturazione da parte del FAI e di Banca Intesa San Paolo. Piccolo borgo circondato da monti boscosi, oasi di pace e serenità, le fonti storiche ne attribuiscono la fondazione ai discepoli di San Benedetto che qui trovarono l’ambiente ideale per osservare la regola “Ora et Labora” costruendovi, prima del mille, un’Abbazia ove rimasero fino al XV secolo. Nadia Favretto, presidente del Comitato, ci invita a visitare l’abbazia e il museo dei colori, e a partecipare ad una bellissima escursione sugli antichi sentieri dei monaci. Sabato pomeriggio le visite dell’Abbazia saranno a cura dei bambini della scuola primaria Bischi di Borgo Pace.
Canavaccio di Urbino, con la Pieve di Santo Stefano di Gaifa e la torre Brombolona, altro luogo del cuore immerso in un suggestivo paesaggio rurale dove, oltre alla visita della Pieve a cura della Prof.ssa Anna Fucili, i visitatori potranno riscoprire come si svolgeva la vita nel borgo nei tempi passati, una vita quotidiana tutta organizzata “intorno all’aia e nel cuore”, come dice Giuliana Carletti, che con passione guida il comitato di valorizzazione della Pieve. Racconti, passeggiate e laboratori per tutta la famiglia, con Andrea Fazi. Esperienze da condividere, come fare insieme il pane da cuocere nel forno a legna, dar da mangiare alle oche, divertirsi a ballare e cantare nell’aia, mentre nella grande cucina si prepara il pranzo della festa…
Montefabbri, per visitare il borgo che conserva intatta la sua connotazione medievale e per scoprire i dintorni. Un gruppo di giovani profondamente legati a questo luogo, tra cui Linda Giovanelli e la storica dell’arte Alessandra Mindoli, saranno, insieme ai loro amici, i narratori appassionati pronti ad accogliere i visitatori. Anche qui ogni anno un nuovo racconto ed una nuova escursione, sempre legata alle vicende della Banda Grossi, che in questi territori ha imperversato. Quest’anno il percorso interesserà la strada per Riceci, località del Comune di Petriano situata in un anfiteatro naturale di notevole bellezza, ma anche ricca di storia e di vita, con splendida vista sulla città di Urbino.
Se il FAI intraprende azioni di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei cittadini per la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, non possiamo essere indifferenti a quello che sta accadendo a Riceci, al centro dell’attenzione perché vi è prevista la realizzazione di una maxi-discarica, dove ancora mancano i vincoli che possano proteggere questo luogo da speculazioni e progetti inadeguati…
Serra Sant’Abbondio, piccolo paese ai piedi del Monte Catria, nelle Alte Marche, cuore dell’Appennino, dove viene proposta una passeggiata lungo le vie del borgo per scoprire tracce del passato e racconti poco noti anche agli abitanti. Partenza dalla Porta Santa, con orologio e meridiana, conclusione alla Chiesuola della Canale (XVI secolo), ornata con affreschi del Maestro del Palazzolo. Visita al Museo della Civiltà Appenninica Umbro Marchigiana, inaugurato il 6 agosto, realizzato con tecniche multimediali d’avanguardia grazie ai fondi della strategia nazionale per le aree interne. Il Museo ha come fine la salvaguardia, la condivisione e la trasmissione dell’eredità culturale collettiva degli abitanti, un patrimonio fatto di saperi antichi, mestieri, usanze e valori culturali ereditati dalle generazioni passate. Storia di una piccola comunità di montagna che vive in armonia con il paesaggio e il territorio, dove tutti hanno la consapevolezza di far parte di un gruppo che sostiene, aiuta e collabora nella prospettiva di un benessere collettivo. Domenica mattina, su prenotazione, escursione ad anello, a cura Stefano Vecchione, guida ambientale, con partenza dal Museo alle 10:30.
Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese.
In questa edizione sarà possibile recarsi direttamente ai tavoli di accoglienza e rivolgersi ai volontari FAI, senza prenotazione preventiva. Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con un contributo suggerito a partire da 3€.
È una donazione per aderire alla missione della Fondazione e per garantire la sua costante azione di salvaguardia del patrimonio italiano di arte e natura.
Sarà anche possibile fare o rinnovare l’iscrizione al FAI (promozione -10€), sia online che ai tavoli di accoglienza presenti nei vari beni aperti e sostenere il FAI con SMS solidale 45583.
Un particolare ringraziamento ai proprietari dei beni che apriremo in queste giornate e a tutti i volontari, studenti, docenti, esperti, associazioni, proloco, CRI e protezione civile e amministrazioni comunali per il supporto e la preziosa collaborazione!
La cartella stampa, con testi, foto e video relativi alle Giornate FAI d’Autunno è scaricabile dal sito www.giornatefaipress.it.
L’elenco completo dei luoghi visitabili con le modalità di partecipazione sono consultabili come sempre su www.giornatefai.it.
VI ASPETTIAMO!