Fano (PU) – Se non sono sul piede di guerra poco ci manca. Si sono ritrovati ieri pomeriggio al bar Al Vicolo di Piazza XX Settembre, dopo l’incontro preliminare avvenuto lunedì a Palazzo Martinozzi, gli oltre 20 titolari di bar e ristoranti del centro storico a cui non è piaciuto nemmeno un po’ il nuovo regolamento sugli arredi urbani approvato recentemente dal consiglio comunale.
Insieme a loro c’era anche l’avvocato Lorenzo Ruggeri il quale ha preparato una lettera di diffida in cui si chiede la revoca della delibera e del regolamento che, debitamente firmata da tutte le parti in causa, è stata inviata questa mattina al sindaco e all’ufficio avvocatura del Comune di Fano.
Diverse le contestazioni che i commercianti muovono all’amministrazione, in primis la mancata partecipazione alla stesura del regolamento. Nonostante ci siano stati due incontri in data 11 ottobre 2016 e 24 gennaio 2017, gli esercenti lamentano di non aver avuto voce in capitolo e di essere stati messi di fronte ad atti già compiuti.
Altra lacuna del regolamento sui “dehors” secondo avvocato e assistiti, è quella di non essere chiaro dal punto di vista delle normative in quanto non si fa riferimento alla durata dello stesso: “Se compro tutti gli arredi nuovi e tra due anni ricambia la regola – tuonano i commercianti – dovremo ributtare via tutto?”. Altra cosa non chiara riguarda gli orari: in base alla nuova normativa, infatti, bar e ristoranti dovranno riporre all’interno del proprio locale tutti gli arredi e ritirarli fuori il mattino “è assurdo – sostiene Marco Mercanti de Al Vicolo – in estate chiudiamo alle 3.30 e riapriamo alle 6, che senso ha questo ‘togli e metti’? E chi non ha posto all’interno come fa?”.
Commercianti preoccupati dunque di rischiare per la propria attività, un pericolo che dovrebbe interessare la stessa amministrazione secondo l’avvocato Ruggeri: “Con queste regole poco chiare – ha detto – gli esercenti non sono incentivati a fare domanda per la concessione di suolo pubblico e questo comporterebbe un danno anche per le casse comunali”.
Tante incognite dunque alle quali si cercherà di porre rimedio oggi con l’incontro in Comune tra amministrazione e soggetti interessati: “Speriamo si risolva tutto per il meglio – chiosa Marco Mercanti -. Ci sono in ballo tante attività e tanti stipendi che potrebbero sparire. L’unica cosa che chiediamo è un confronto come del resto sta accadendo a Pesaro dove stanno contattando singolarmente i commercianti. La sovrintendenza è la stessa perché da noi non era possibile fare la stessa cosa?”.