Fano (PU) – Pronta la replica di Cgil Cisl e Uil sull’Ats 6: “La ricostruzione della vicenda è incomprensibile e fantasiosa”.
“In merito a quanto dichiarato – viene sottolineato dai Sindacati – dal Presidente dell’Ats n.6 e assessore del Comune di Fano Dimitri Tinti, nostro malgrado siamo costretti a tornare su questa vicenda a distanza di qualche settimana, soprattutto per chiarire le ragioni di Cgil Cisl e Uil. La ricostruzione della vicenda espressa da Tinti appare incompleta incomprensibile e a tratti fantasiosa. Infatti, durante l’incontro con l’Ats 6 di martedì scorso, le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil hanno deciso di esprimere, tramite una dichiarazione da mettere a verbale, la loro posizione in merito alla decisione assunta dall’Ats 6 e dall’assessore Tinti rispetto al ruolo e al coinvolgimento delle confederazioni sindacali nella costruzione e nella elaborazione del Piano di Ambito”.
“In tempi non sospetti – evidenziano Cgil, Cisl e Uil – abbiamo criticato aspramente il fatto che l’Ats 6 ha scelto di relegare la discussione con le organizzazioni sindacali al solo tema del modello organizzativo che l’Ats dovrà assumere nel prossimo futuro, escludendo però il sindacato generale e confederale dai tavoli delle politiche settoriali come: inclusione sociale, nuove povertà, giovani, disabili e anziani. La modalità adottata dal Presidente di Ats 6 è diversa da quella dagli altri Ambiti territoriali sociali della nostra provincia per i quali il sindacato generale e confederale viene coinvolto su tutti i tavoli per discutere anche delle politiche di settore. Riteniamo che questa sia una scelta estremamente grave e per questo motivo, nell’incontro di martedì, abbiamo comunicato all’Assessore Tinti che, a queste condizioni, non saremmo stati più interessati a partecipare all’unico tavolo al quale l’Ats 6 vorrebbe sedessero i sindacati”.
“Come già detto, – ribadiscono – il tavolo è quello sul modello organizzativo, pertanto limitativo rispetto all’insieme dei temi e degli obiettivi che devono essere contenuti nel nuovo piano di Ambito. La discussione che è emersa in questo unico contesto risultata incompleta, parziale e inefficace rispetto alla discussione generale. Per questo abbiamo deciso di esprimere il nostro dissenso attraverso una nota a verbale che è stata illustrata direttamente al tavolo. Spiace constatare che anche nella ricostruzione dei fatti la scelta dell’Ats 6 sia quella di perseverare in una scelta politica che riteniamo estremamente grave seppur legittima. Come legittime sono le nostre critiche anche aspre”.
“Constatiamo – concludono i Sindacati – infine che questa vicenda ‘ostacolo’ per il mantenimento delle normali relazioni sindacali, venga utilizzata ad arte da qualcuno trasformandone i contenuti con l’obiettivo di raggiungere altre finalità e tentando un coinvolgimento del sindacato su dinamiche politiche nelle quali non vuole e non deve essere coinvolto. Pertanto, seppur scettici, auspichiamo che di questa vicenda se ne facciano carico direttamente i sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ats 6 e che si possa ritornare a una condizione normale e corretta delle relazioni sindacali”.