Valle del Metauro (PU) – E’ firmata, tra gli altri, anche dai sindaci di Fano e Pesaro e dal vicesindaco di Fossombrone una nota in merito all’elezione di Gambini alla presidenza della conferenza dei sindaci di Area Vasta 1 avvenuta nei giorni scorsi. “L’elezione è illegittima – scrivono i tre sindaci assieme ai colleghi di San Costanzo, Frontone, Urbania, ValleFoglia, Lunano e Macerata Feltria – occorre costruire una soluzione equilibrata, unitaria e di dialogo. La maggioranza dei sindaci non era presente alla conferenza di area vasta perché il sindaco di Urbino, disattendendo un accordo di cui si era fatto garante, l’ha convocata senza che fosse stata raggiunta una sintesi in merito alla figura del presidente, mentre noi riteniamo fondamentale, a riguardo, il raggiungimento della massima condivisione. Il risultato è stato la mancanza del numero legale e dunque l’illegittimità dell’elezione. La volontà di costruire una proposta unitaria c’è, occorre creare un modello come quello già sperimento della Provincia dei Sindaci che ha consentito di fare un buon lavoro, ovvero fare di esso non il luogo dello scontro politico, ma dell’incontro istituzionale. Se all’ordine del giorno ci fosse stata solo la discussione del piano sanitario regionale non ci sarebbe stata nessuna preclusione alla partecipazione e sicuramente si sarebbe raggiunta in merito una posizione condivisa da tutta l’assemblea. C’è bisogno di unire il territorio – proseguono i sindaci – per dare un contributo importante, anche dialettico, ai processi di riforma del nuovo governo della Regione Marche. Per fare questo occorre una soluzione di equilibrio capace di costruire ponti di dialogo con il governo regionale e non alzare muri. Le questioni socio sanitarie sono la priorità per i cittadini e i sindaci devono essere protagonisti delle scelte. C’è chi prova pregiudizialmente a mettere tutti contro la Regione e c’è chi, come noi, vuole dare giudizi di merito per migliorare i servizi in tutto il territorio, dalla costa alle aree interne. Ovviamente bisogna tenere in considerazione le sensibilità che ci sono sul territorio e la presidenza – concludono – non deve essere interpretata dal centro destra come la rivincita sulle elezioni regionali”.