Fano (PU) – La polemica sul Carnevale estivo, organizzato a Pesaro e non a Fano, ruota attorno alle scelte fatte dall’Amministrazione comunale che, va detto, deve fare i conti anche con risorse non proprio generose. Ma se i pochi soldi a disposizione sono un dato di fatto è altrettanto vero che quei pochi denari si possono spendere in un modo piuttosto che in un altro. E quindi i 30.000 euro rimpinguati al Fano Jazz sono una scelta della giunta. Una scelta contestata dalla minoranza che ha sottolineato come, con quella cifra, si potesse portare in scena il Carnevale estivo, così come era stato fatto negli ultimi anni. E forse anche questa è una scelta. Decidere di puntare su un evento, per così dire più culturale (il jazz) rispetto ad uno popolare (carnevale estivo).
D’altronde Luciano Cecchini al Comune aveva chiesto 25.000, Iva compresa, per organizzare sia il Carnevale che i 4 Cantoni. Giusto quello che è stato destinato al jazz. Ma i conti bisogna farli tornare e se è vero che il Comune aveva pensato di mettere a disposizione 50.000 euro per una giornata della Fano dei Cesari, decidendo poi di non farla perché sarebbero stati troppi soldi per un solo giorno, c’è da chiedersi dove siano finiti quei 50.000 euro.
E poi, anche sugli eventi qualcosa da dire ci sarebbe: Fano dei Cesari eliminata; Carnevale estivo eliminato; Notte Rosa e Notte dei Saldi troppo ravvicinate (a detta dei commercianti). Stessa cosa per i 4 Cantoni (6-7 agosto) e In gir per Fan (8 agosto), pianificate in un week- end (la festa del Mare è l’1 e 2 agosto). E a proposito dei 4 Cantoni, ad organizzarli saranno gli stessi commercianti che poi riceveranno dal Comune un contributo come rimborso spese. La scelta dei due giorni è per cercare di far ammortizzare il più possibile i costi sostenuti per mettere in piedi l’iniziativa.
Infine, una piccola polemica l’aggiungiamo noi: questa mattina, non sappiamo da quanto tempo e fino a quando, il link al calendario delle manifestazioni sul sito del Comune non funzionava.