Il fumettista Stefano Antonucci presenta a Fano la raccolta di “Qvando c’era LVI”
- 12 Aprile 2017
Fano (PU) – Sabato 15 aprile, alle ore 18.30, incontro imperdibile al Circolo Arci Artigiana di Fano
con ospite Stefano Antonucci. Reduce dal successo degli ultimi tour in giro per fiere,
fumetterie e librerie d’Italia, il vignettista abruzzese che nel 2012 vinse a Fano il
CartoonSEA, torna in città per presentare la nuovissima raccolta dell’italico fumetto
“Qvando c’era LVI”, la miniserie satirica, realizzata per la casa editrice Shockdom
insieme a Daniele Fabbri e Mario Perrotta, con oltre 60 mila copie vendute. L’incontro,
organizzato da Circolo Arci Artigiana Fano in collaborazione con Re-Public, rientra tra
le iniziative in programma per l’edizione 2017 della manifestazione “Una mattina mi son
svegliato” a cura dell’ANPI Provinciale di Pesaro-Urbino.
Stefano Antonucci, autore satirico e vignettista abruzzese, classe ‘87. Ha collaborato e
collabora con decine di testate fra cui l’Unità, Il Vernacoliere, Il Mucchio, Terra, L’Ombroso,
Mamma. Come vignettista ha vinto a Fano il “Cartoonsea 2012”, premio nazionale di
umorismo e satira promosso da SEA Gruppo srl sui temi della sicurezza sul lavoro e
rispetto dell’ambiente. È cofondatore della rivista satirica “ScaricaBile”, da cui è nato il
libro “The Holy Bile, scritti e fumetti per masochisti dissidenti”, pubblicato per Edizioni
Altrinformazione. Insieme a Daniele Fabbri ha autoprodotto tre volumi di satira religiosa
raccolti da Shockdom nel fumetto “Gesù La Trilogia”. Sempre con Fabbri, e sempre per
la casa editrice bresciana, ha pubblicato “V for Vangelo” e la recente miniserie
antifascista in quattro volumi “Qvando c’era LVI”. Un mix di politica, satira antifascista e
nostalgia. Al centro del fumetto un gruppo di nostalgici del terzo millennio, afflitti dalla crisi
politica e dalla mancanza di rappresentanti autoritari e volitivi, che decide di tentare
l’impresa del secolo: riportare in vita Mussolini ed affidargli di nuovo le sorti di un Paese
che, in fondo, lo ama ancora. Con l’aiuto di un ex ufficiale nazista esperto di genetica,
Mussolini torna in vita ma durante l’esperimento qualcosa va storto: il “Dvce” è tornato, ma
non è più lo stesso. Tutta la miniserie raccolta in un unico volume cartonato, in libreria
e fumetteria dal 6 aprile, vede l’introduzione di due ospiti d’eccezione: Tito Faraci
(Disney/Bonelli) e Max Collini (voce degli Offlaga Disco Pax e Spartiti).
Come molti ricorderanno, “Qvando c’era LVI” fece subito arrabbiare i fan del duce,
passando alla cronaca per l’episodio di vandalismo avvenuto in occasione del Romics
nell’aprile 2016, quando tre uomini, militanti di Casapound, dopo essersi avvicinati allo
stand Shockdom versarono della coca cola su alcuni volumi esposti, per un danno stimato
tra cinquecento e mille euro. Episodio denunciato dall’editore e dagli autori del fumetto:
“Abbiamo fatto un fumetto sul fascismo perché pensiamo che in Italia ci sia ancora il
problema del fascismo, quindi non siamo stupiti di aver ricevuto delle intimidazioni”.
Stefano Antonucci commenta così il suo ritorno a Fano, città che lo premiò già nel 2012.
Cosa è successo in questi anni, tra satira, fiere e popolarità?
“In questi anni ho continuato a fare quello che ho sempre fatto: satira. Ovunque ci fossero
spazi e opportunità. Mi sono buttato. Con Daniele Fabbri abbiamo iniziato un percorso nel
mondo del fumetto che, dopo l’autoproduzione, ci ha portato a pubblicare tre libri per
Shockdom: Gesù la Trilogia, V for Vangelo e Qvando c’era Lvi”.
Come è nato Qvando c’era Lvi? Un fumetto satirico antifascista, una scelta indubbiamente
coraggiosa, reazioni da più parti non sono mancate. Come le avete affrontate?
“L’antifascismo dovrebbe essere il punto di partenza di una democrazia, e non un
argomento di discussione da introdurre ogni volta. Con Daniele abbiamo deciso di fare un
fumetto che parlasse di estremismi perché ne sentivamo la necessità visto il reflusso
italiano ed europeo verso nuovi populismi. Alle reazioni rispondiamo come abbiamo
sempre fatto, con altre pubblicazioni satiriche, dove fondamentalmente scriviamo quello
che ci pare”.
Ora che la marcia è iniziata… avete nuovi progetti in cantiere? Qualche anticipazione?
“In cantiere abbiamo “Il Piccolo Führer” uno spin off (ma molto particolare) di Qvando c’era
Lvi. Sarà un libro illustrato, parodia del Piccolo Principe. Ma vedrete ad ottobre…”.