

Fano (PU)–Oltre 600 personaggi raffigurati, 200 statue in movimento tra cui 70 pezzi unici, 80 metri di percorso, 51 diorami realizzati e 10 in allestimento. Il tutto nella splendida cornice delle cantine settecentesche di palazzo Fabbri. Il Presepe di San Marco, curato da Don Marco Polverari, continua a stupire e ad essere una delle attrazioni principali del Natale Più di Fano, organizzato grazie alla collaborazione tra la Proloco e l’amministrazione comunale. Un’opera imponente, unica in tutto il centro Italia che riesce ancora ad attirare migliaia di turisti provenienti da tutto lo stivale.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per far diventare il nostro presepe la grande opera che possiamo ammirare oggi – dice Don Marco Polverari -. Dall’amministrazione comunale dell’epoca che ci ha affidato le sale per l’esposizione, a tutti quelli che hanno speso anche solo un minuto per darci una mano. L’impegno per realizzarlo, in tutti questi anni, è stato davvero tanto. Ma i consensi e l’apprezzamento che riceviamo ancora oggi, è il nostro più grande compenso. Ci auguriamo che nel tempo diventi sempre più uno dei punti di riferimento di Fano per turisti e cittadini, perché quest’opera non appartiene a noi ma è di tutta la città”.
Il Presepe di San Marco, prende spunto proprio dal presepe originale di Greccio, che a sua volta prese spunto da San Francesco il quale disse ai suoi di voler rappresentare il Bambino nato a Betlemme per far vedere con gli occhi del corpo, le meraviglie dello spirito. Grazie a questa prospettiva, tornando a parlare del Presepe di San Marco, si è deciso di dare alla scena della Natività, il posto centrale e più grande.
Il contenuto dell’opera, che quest’anno si è arricchita di 2 scene in più (“Non c’era posto nell’alloggio” e “Le piante e gli animali della Bibbia”), è espresso in uno stile unitario palestinese, con strutture in legno, rivestite di polistirolo e scagliola accuratamente lavorata. Nonostante la scrupolosa cura dei particolari e i vari effetti scenici, un ruolo fondamentale è occupato dalla parte pittorica, realizzata per lo più dal decoratore Maurizio Romagnoli, che ha mosso il pennello, impastato i colori e dato vita a personaggi e vari scenari.
Il Presepe di San Marco, ripreso più volte anche da telecamere nazionali, ultima in ordine di tempo la troupe di Uno Mattina, è in grado di attirare tuttora 15mila persone all’anno. Solo nel weekend passato, sono state 1500 le visite. Da Natale all’Epifania, il Presepe sarà aperto al pubblico dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19. Sarà inoltre possibile visitarlo tutte le domeniche fino a Pasqua dalle 16 alle 19 e nei mesi di luglio e agosto, il venerdì, sabato e domenica dalle 20.30 alle 23. Don Marco e i suoi collaboratori, su appuntamento, danno disponibilità ad aprire le cantine di Palazzo Fabbri, anche a gruppi di persone e ad orari differenti da quelli sopraelencati. L’ingresso ad offerta servirà a completare l’opera.