Fano (PU) – La nuova viabilità per collegare meglio Fano con Pesaro non piace all’associazione ambientalista La Lupus in Fabula secondo cui l’unica soluzione sarebbe il famoso “casellino”.
“E’ l’autostrada – si legge in una nota -, da pochi anni ampliata con la terza corsia la nostra complanare. Un piccolo casello con ingresso mono direzionale verso Pesaro, posto all’altezza dell’incrocio della nuova viabilità compensativa con la SP 45, è l’infrastuttura che serve, quella che costerebbe meno in termini economici e che avrebbe il minor consumo di suolo e ridotto impatto ambientale. Ovviamente le soluzioni più semplici non piacciono perché muovono pochi interessi economici e così si preferisce spendere soldi in studi comparativi di progetti già vecchi e anacronistici nel momento in cui sono pensati”.
Secondo Lupus in Fabula, la politica non ha imparato nulla da questi mesi di lockdown: “La manifestazione di volontà del sindaco Seri di chiudere alle auto il centro storico di Fano ha resistito poche ore – prosegue il comunicato -, e rispetto a questa scelta, attesa da almeno 30 anni che avrebbe davvero ridato ossigeno alle attività del centro storico, la Giunta ha partorito il topolino della chiusura di Piazza Andrea Costa. Il comune di Fano ha già asfaltato, cementificato, reso sterile 2149 ettari di suolo (dati Ispra anno 2018) con un incremento di 17 ha nel 2017 e 7,8 ha nel 2018. La sostenibilità ambientale dei nostri politici si ferma alle parole, ma nei fatti prevale “la ragion di impresa” e incuranti dei segnali che ci da quotidianamente la natura si continua con gli errori del passato. C’è una soluzione meno impattante di una nuova complanare o bretella, per spostare una parte del traffico costiero fuori dal centro urbano fanese e si chiama “casellino”.