

Fano (PU) – Attacco a 360 gradi del M5S che dopo il consiglio comunale di ieri sera se la prende con amministrazione e Lega, asserendo che il dibattito “abbia contribuito a smascherare la grande mistificazione sul presunto asse Seri-5 Stelle, che era palesemente funzionale a nascondere l’unica vera intesa, data dalla profonda sintonia tra la maggioranza e la Lega”.
Oggetto del contendere la bocciatura della mozione grillina sulla pedonalizzazione del centro storico, votata favorevolmente solo dagli stessi 5 stelle e dal consigliere di Fano Città Ideale. Giancarlo D’Anna.
“Il documento – scrivono Tommaso Mazzanti, Marta Ruggeri e Francesco Panaroni – prevedeva l’avvio di una sperimentazione per rendere il centro storico un unico grande dehors all’aperto, più bello e vivace, dove potessero trovare spazio non solo le attività economiche, penalizzate dalle misure di distanziamento sociale, ma anche angoli di espressione culturale e artistica. Parallelamente, si voleva impegnare l’Amministrazione a dare subito impulso alla progettazione preliminare di quegli interventi urbani e infrastrutturali idonei a sostenere e rendere strutturale la valorizzazione pedonale del centro”.
Dell’argomento si parla ormai da settimane e sia sindaco che M5S si sono alternatamente assunti la paternità dell’idea, peraltro anticipata dal nostro giornale. “Il sindaco – attaccano i pentastellati – con l’incredibile complicità dell’assessora Tonelli, ci ha regalato un clamoroso dietrofront rifilando il solito pacco. Si è cominciato a vagheggiare (soltanto a parole, visto che di atti non c’è neppure l’ombra) di estendere la ZTL (che significa tutto e niente, perché le modulazioni possono essere molteplici) a due o tre piazzette, forse prevedendo delle fasce orarie (per esempio dalle 20 alle 24). A dire della maggioranza, sfidando il senso del ridicolo, questa proposta insultante avrebbe superato e reso obsoleta la nostra mozione. E pensare che martedì scorso hanno approvato le linee guida per il nuovo PRG in cui a più riprese si parla di ‘pedonalità’ del centro”.
“Stendiamo poi un velo pietoso sulle rimostranze sguaiate degli esponenti della Lega, i cui orizzonti proprio non riescono ad ampliarsi oltre l’Arzilla e il Metauro per vedere cosa succede nelle città europee più avanzate: valorizzare la qualità urbana e ambientale del centro storico va proprio a vantaggio delle attività che la animano e del mantenimento dei posti di lavoro, specialmente in questo periodo. Molti commercianti lo sanno bene, e infatti sono d’accordo. La contrarietà della Lega alla mozione contribuirà a ridurre la superficie disponibile per dare ossigeno agli esercizi. D’altronde, se in questi anni tanti negozi sono stati costretti a chiudere è perché questi paladini dell’automobile, in passato, hanno avvallato la realizzazione di nuovi centri commerciali che hanno messo in ginocchio le piccole attività di vicinato”.
“Ci aspettiamo che l’Amministrazione, dopo aver riscoperto il senso della decenza, abbia il buon gusto di non parlare più di ‘città dei bambini’ e di chiudere il relativo cantiere per la candidatura a capitale della cultura”.