Fano (PU) – Un uomo di cultura con un passato da direttore dell’Osservatore Romano, da partigiano, da professore universitario e da consigliere regionale. La famiglia di Valerio Volpini, l’intellettuale fanese scomparso nel gennaio del 2000 all’età di 77 anni dopo una vita spesa tra impegni politici, civili e religiosi, regala un’altra perla alla città di Fano andando ad impreziosire ulteriormente il settore “mostre” dopo “Rossini 150”. Dal 20 dicembre 2018 al 20 gennaio 2019, la Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano, ospiterà la mostra “Valerio Volpini – Il Prodigio dell’Arte”, un’esposizione di
circa 100 opere d’arte della collezione Volpini (acqueforti, carboncini, serigrafie, xilografie, ceramiche, pitture, sculture) e una selezione dei documenti epistolari e dei 15.000 volumi che di recente la famiglia del compianto intellettuale nato a Fano ha donato alla Città della Fortuna. L’evento è stato fortemente voluto per rendere omaggio all’importante donazione della collezione archivistico-libraria di Volpini effettuata dalla famiglia al Comune di Fano, una donazione composta da circa 15.000 volumi e da centinaia di documenti d’archivio, specie inediti materiali epistolari, in cui è rappresentato tutto il secondo Novecento letterario, filosofico e artistico italiano. “Le opere esposte infatti – ha detto Tiziana Mattioli, curatrice della stessa insieme a Daniele Salvi e Walter Raffaelli –, non sono una semplice mostra ma sono un vero e proprio materiale di studio”. “Il prodigio dell’arte” è la prima mostra che rappresenta il collezionismo di Valerio Volpini e tre sono le linee in cui é suddivisa: artistica, libraria ed archivistica. 32 gli artisti autori delle opere esposte, con una rappresentazione più ampia per il marchigiano Luigi Bartolini e il toscano Mino Maccari, cari amici di Volpini. La mostra è promossa dal Comune di Fano – Assessorato Cultura e Turismo e Assessorato alle Biblioteche, in collaborazione con Regione Marche con il patrocinio del Consiglio Regionale – Assemblea Legislativa delle Marche, Università degli Studi di Urbino, Fondazione Carlo e Marise Bo. L’esposizione ha dunque la capacità di soddisfare il gusto generale del visitatore della città di Fano, ma anche l’interesse degli specialisti d’arte e letteratura. L’ingresso alla mostra sarà libero e gli orari sono i seguenti: martedì e giovedì 9-13/15-18; mercoledì e venerdì 9-13; sabato 9-13/16-19; domenica e festivi 10.30-12.30/16-19. Chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.