

Fano (PU) – “Seri chiede la verifica di maggioranza? Gli consigliamo di dimettersi”. Lo afferma in una nota Mauro Lucentini, commissario della Lega provinciale che chiede a Seri di fare un passo indietro.
“Il vero sindaco di Fano, ossia Matteo Ricci, nel surreale dibattito pubblico di alcuni giorni fa – afferma Lucentini -, ha detto che Seri si sta battendo come un leone per promuovere la collaborazione tra Aset e mms. Noi non abbiamo visto alcuna una savana. Vediamo invece il deserto di un pensiero unico senza contraddittorio. Vediamo interessi personali; vediamo un grande affare, non ‘una grande Aset’. Vediamo un grande burattinaio, una storia già scritta che deve essere la colonna sonora di un inganno.Un dibattito in cui l’ad di Mms, a riprova della morte del primato della politica, ha persino detto di non voler tener conto dei giornali in relazione al dibattito del consiglio comunale di Fano della sera precedente sul digestore. Un grande errore dott. Tiviroli; a Fano non governano i poteri forti ma i cittadini.”
Per Lucentini Seri è “un sindaco inadeguato per la terza città delle Marche; un sindaco che reclama il paradigma della competenza e della laicità ma che non apre un vero dibattito politico e tecnico sui servizi pubblici. Dica questo leone alla città tutta cosa vuole per Fano e per Aset. Si esponga, sia leale con il consiglio comunale, assuma un rischio, mostri la criniera. Una serie infinita di malcelate tracce e di indizi rendono chiaro il disegno: caro pd, nessun digestore ma fusione di Aset in mms. Caro m5stelle hai capito chi è Seri? Così vuole l’allegra brigata del nefasto potere pesarese, così vuole il destino, così muore Fano. L’ostinazione del sindaco pro tempore seri nel denunciare fantomatici ‘giochi di palazzo’ non rende onore alla città e a tutto il consiglio comunale; cosa accade? Accade che è stata avviata da tempo una trattativa per svendere Aset, Fano e i suoi comuni soci a Pesaro alle spalle e contro le deliberazioni del consiglio comunale; chi è che fa i giochi di palazzo? Persino Milano Finanza racconta queste trame. Occorre altro?”.
“Il sindaco non ha nessun mandato a trattare alcuna fusione – incalza Lucentini – dove non può la correttezza politica dovrebbe arrivare la correttezza istituzionale. Abbia un poco di amor proprio, si dimetta. La realtà è che Mms teme le gare; è giusto. Quella del gas a Fano l’ha già persa. Pertanto auspichiamo che Aset trovi un grande player nazionale per la gara provinciale del gas visto come Fano ed Aset vengono trattati da Pesaro e Mms. Abbiamo capito dal convegno che Fano dovrebbe dunque aiutare mms e Pesaro per le future gare. rischiando il proprio futuro? Perché? Pesaro e Mms cosa hanno mai dato a Fano? Noi riteniamo che Aset debba rimanere una società “in house” non esposta al mercato e alla concorrenza. Lucentini mette nel mirino anche Enrico Nicolelli a cui chiede: “Quanto varrebbe la quota di proprietà di Mms di spettanza del Comune di Fano, in caso di fusione, se poi si perdessero le gare? Al leone l’ardua risposta. Combatteremo con chiunque, sempre ed in ogni dove per l’autonomia e la dignità di Fano”.