Fano (PU) – Nella conferenza di fine anno, l’amministrazione ha messo in cima alla lista degli obiettivi del 2020, quello di collegare meglio la zona nord di Fano con Pesaro e di intervenire per diminuire il livello di polveri sottili. Un assist verso questa direzione arriva oggi dal Movimento 5 Stelle che giudica i lavori delle opere compensative “una delle più grandi occasioni d’oro perse della nostra città”. “La nostra proposta – spiegano i consiglieri Tommaso Mazzanti, Marta Ruggeri e Francesco Panaroni – concreta e fattibile, consiste nella realizzazione di un anello esterno per la grande viabilità (corredato da piste ciclabili) che, sempre utilizzando i 20 milioni messi a disposizione dalla Regione che intende utilizzare il Comune, possa intercettare davvero il traffico di attraversamento e dargli uno sbocco compiuto in entrambe le direzioni, verso nord e verso sud, liberando finalmente Fano dall’assedio delle auto. Si tratterebbe di deviare il traffico proveniente da sud sulla strada che da Torrette porta a San Costanzo (S. P. 123), facendolo confluire poi nella “Strada di mezzo”, che infine dovrà riconnettersi alla nuova rotatoria di Tombaccia e alle opere compensative. A nord, partendo dalla nuova rotatoria di Belgatto e percorrendo un tratto della S. P. 45, occorrerà creare un nuovo asse, in parte già esistente, che affianchi l’autostrada e si ricongiunga infine con la viabilità pesarese già quasi interamente prevista dal PRG. Occorrerà un’interlocuzione con il Comune di Pesaro che, a nostro avviso, avrà tutto l’interesse a manifestare la propria disponibilità per un’efficace collegamento in vista del completamento della Fano-Grosseto”. Secondo stime ufficiali riportate dai grillini, ogni giorno transitano a Fano circa 40mila veicoli, derivanti in gran parte da un traffico di mero attraversamento che tuttavia lambisce il centro storico e la cinta muraria senza un’effettiva necessità, incidendo pesantemente sulla qualità della vita . “Così come concepite – spiegano -, le opere compensative, una volta inaugurate nella loro interezza, collegheranno Tombaccia e Belgatto mancando tuttavia di trovare uno sbocco compiuto verso sud e soprattutto verso Pesaro. La concretizzazione di questa idea progettuale non solo darebbe una valida alternativa di viabilità rispetto alla Statale Adriatica e all’autostrada, ma consentirebbe anche di liberare la nazionale da ingenti flussi di traffico, ricucendo in particolare la frattura urbana attualmente esistente nelle frazioni di Fano sud. Una volta realizzato il grande intervento infrastrutturale che proponiamo, a queste aree saranno restituite maggiori opportunità di aggregazione sociale, insieme ad un rilancio turistico finora sempre rimasto bloccato, nonostante le importanti potenzialità di crescita. Sarà inoltre possibile riqualificare i tratti stradali sgravati – conclude la nota -, riducendo la carreggiata per le auto e consentendo quindi di inserire marciapiedi e corsie ciclabili dedicate”.