Ancona – Il consiglio regionale ha respinto a maggioranza la mozione presentata dal Partito Democratico, a prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi, che impegnava la giunta Acquaroli a dichiara la propria contrarietà a ogni forma di produzione dell’energia nucleare sul territorio nazionale e a sostenere l’impegno e a sostenere gli obiettivi contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riguardanti gli investimenti nelle fonti rinnovabili volte all’approvvigionamento di energia pulita e sostenibile per industria e trasporti.
“Non sono sorpreso – afferma Mangialardi -: questo voto ci conferma che la destra, nelle Marche come nel resto del Paese, naviga a vista, non guarda mai in prospettiva futura e, soprattutto, antepone gli interessi particolari ai diritti delle giovani generazioni. La crisi energetica che stiamo vivendo non può e non deve favorire le nichiliste posizioni di retroguardia che anche oggi abbiamo sentito levarsi dai banchi della giunta regionale e della maggioranza, secondo cui l’utilizzo del nucleare sarebbe ormai una necessità ineludibile. Anzi, credo che abbiamo bisogno di andare esattamente nella direzione opposta, chiedendo al governo nazionale e promuovendo a livello locale forti investimenti nelle fonti rinnovabili, tra cui quelli sulle comunità energetiche e l’auto-consumo, sull’impiego dell’idrogeno e sulla realizzazione di sistemi di generazione energetica off-shore, che combinino tecnologie ad alto potenziale di sviluppo con tecnologie più sperimentali come gli impianti a moto ondoso”.
“A undici anni di distanza dall’ultimo referendum con cui gli italiani ribadirono la loro contrarietà al nucleare già espressa nel 1987 – conclude il capogruppo dem – le ragioni di quella scelta sono da ritenersi ancora valide e lungimiranti, visto che oltre ai temi legati alla sicurezza e ai rischi derivanti sia dai processi di produzione che dallo stoccaggio delle scorie, numerosi studi indicano che per produrre energia l’eolico, il fotovoltaico, il geotermico e l’idroelettrico sono ancora oggi più competitivi rispetto al nucleare. Talmente valida e lungimirante che continueremo a difenderla e a sostenerla dentro e fuori l’aula del consiglio regionale”.