

Fano (PU) – “Nei giorni scorsi sono apparse sugli organi di stampa delle prese di posizione di alcune aziende private fornitrici di energia secondo cui le manutenzioni degli impianti termici andrebbero fatte con periodicità biennale. Non c’è nulla di più falso”. Ad affermarlo è Andrea Giuliani di Confartigianato impianti che aggiunge:
“Il Dpr 74 e la Legge Regionale attuativa prevedono, infatti, che la periodicità delle manutenzioni viene stabilita, in primis, dalle case costruttrici delle caldaie, in seconda battuta dagli installatori ed in terza dai manutentori. Siccome la totalità delle case costruttrici prevede la periodicità annuale le manutenzioni vanno fatte ogni anno. Del resto non potrebbe essere altrimenti considerando che il Dpr 74 e la Legge Regionale 19/2015, introdotti in attuazione della Legge10/91 (meglio conosciuta come “legge sul risparmio energetico”), che ha come obiettivi prioritari:
– il contenimento dei consumi;
– la riduzione delle PM 10 in atmosfera
– la sicurezza degli impianti (considerando, purtroppo, che ancora oggi si muore di ossido di carbonio; vedi il recente fatto luttuoso di Urbino).
“Secondo Confartigianato Impianti sarebbe molto meglio che certi colossi privati fornitori di energia, invece di intervenire nel mercato del “post-contatore”, settore nel quale non vantano, di certo, grande professionalità, cercassero di fare bene il proprio mestiere, ovvero quello di vendere il gas, evitando di diffondere notizie e prassi contrarie alle normative vigenti in materia di manutenzioni di impianti termici. Dire pubblicamente ai cittadini che le manutenzioni vanno fatte ogni 2 anni significa esporli al sicuro rischio di sanzioni ed aggravi di costi. La certezza delle sanzioni è garantita dal fatto che, nell’intera Provincia di Pesaro – Urbino, sono già in vigore da tempo le attività di verifica degli impianti termici, con l’obiettivo di controllare se l’utenza sottopone regolarmente gli impianti alle manutenzioni di legge”.