Fano (PU) – “Siamo gli unici con le mani libere e non dobbiamo garantire equilibri di Palazzo, per questo penso che abbiamo buone possibilità di vincere”. Gian Mario Mercorelli, candidato alla carica di governatore della Regione Marche per il M5S, ha scelto Fano per iniziare il suo tour in vista della tornata elettorale del 20 settembre.
Accompagnato dalla candidata consigliera Marta Ruggeri, Mercorelli è stato accolto ai capannoni dei carri di Carnevale dalla presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli con cui si è intrattenuto parlando delle caratteristiche della manifestazione e delle sue difficoltà, prima di proseguire in direzione Aeroporto, per poi concludere alle 19 in piazza XX Settembre dove è in programma un aperitivo con attivisti e simpatizzanti.
Prima di ammirare i giganti di cartapesta, Mercorelli ha parlato a 360 gradi dei punti inseriti nel programma elettorale dei grillini, sgombrando il campo da possibili alleanze col Pd: “La politica del M5S è basata sul cambiamento e sulla discontinuità col passato. Il candidato Mangialardi è stato scelto da Ceriscioli e questa è la dimostrazione che non c’è spazio per qualcosa di realmente nuovo per cui, a queste condizioni, dico no a qualsiasi alleanza”.
Valorizzare le Piccole Medie Imprese e dar loro la possibilità di accedere al mercato globale ma soprattutto evitare la privatizzazione della sanità. Queste le priorità di Mercorelli e del M5S: “La Marche sono la regione più privatizzata d’Italia. Gli ospedali gli hanno chiusi anziché aprirli, le lista d’attesa sono sempre più lunghe mentre il privato è veloce e funziona bene. La sanità va nazionalizzata e portata in mano pubblica”.
Il M5S quindi può governare le Marche? “Ci proveremo – ha concluso -. Spero che da qui alle elezioni la gente capisca di quanto ci sia bisogno di persone che hanno le mani libere cosa che i rappresentanti dei partiti non hanno”.
Prima delle urne non è da escludere un ritorno di Mercorelli a Fano: “Ci tengo – ha sottolineato Marta Ruggeri – a fargli conoscere in maniera più approfondita le peculiarità della nostra città e non a caso abbiamo iniziato proprio dal Carnevale”.