

FANO – Se ne andato ieri all’età di 62 anni Marco Maggioli, cittadino fanese molto conosciuto e stimato. Ex assessore del Comune di Fano e responsabile della Aisla Marche, Maggioli si è arreso a quella malattia che da tempo combatteva per se stesso ma sopratutto per gli altri, schierandosi sempre in prima linea, per informare e per cercare in qualche modo di cambiare le cose.
Tra i tantissimi messaggi d’affetto apparsi da ieri sera sulla sua pagina Facebook, toccante quello della compagna di vita Mara, sua moglie. “Il mio grande amore – scrive – la mia vita che ha condiviso con me 42 anni della nostra esistenza, il combattente che si e’ battuto per quelli che avevano la sua malefica malattia, ha reso le armi al Signore e l’ha raggiunto per combattere forse da lassù altre battaglie. Io ti ricorderò per quello che sei stato e per la felicità che mi hai donato e penso che tanti avranno un buon ricordo di te, di una persona buona e caparbia che ha messo tutto il suo essere a combattere per le cose che riteneva giuste. Riposa in pace guerriero io un giorno ti riporterò la spada e combatterò come sempre accanto a te. Ti amo tanto”.
Il ricordo di Maggioli viene celebrato anche dal primo cittadino Massimo Seri che appena appresa la notizia della sua morte ha dichiarato: “La prematura scomparsa di Marco Maggioli lascia un vuoto in tutta la città e non solo in coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo, di essergli amico, di vivergli accanto. A lui la città deve la nascita di Fano Jazz By The Sea in collaborazione con Umbria Jazz, intuizione felice e lungimirante, che Marco difese con tenacia, anche a dispetto di qualche detrattore. Non sempre tutti se ne ricordano ma tutti sanno oggi il valore che la manifestazione ha nell’offerta culturale e turistica fanese. La città deve essergli grata. Marco era un combattente: lo è stato in politica, lo è stato nella malattia. Innamorato della vita, con la capacità e la forza di guardare sempre al lato positivo delle cose, ha combattuto con forza il male, per sé ma anche per gli altri, facendone uno strumento di lotta culturale e politica, per i diritti dei malati, per l’attenzione sempre reclamata e non sempre data, anche da parte delle istituzioni.Lo ricordo una sera d’estate, alla Corte Malatestiana, parlare con coraggio e passione, davanti a tutti, della sua malattia, della sua voglia di lottare, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Senza arrendersi mai. Un esempio per tutti. Ciao Marco. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze”.
L’ultimo saluto a Maggioli sarà dato mercoledì 30 novembre alla Chiesa San Paolo di Vallato alle 15