

Urbino – Completato il percorso di ammodernamento della Rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino. Nuovi testa-letto e respiratori, frutto di donazioni e investimenti per permettere al nosocomio urbinate di avere l’autonomia anche per i posti necessari per i pazienti critici e in isolamento.
“La ristrutturazione del box per l’isolamento – spiega il direttore Generale Ast Pu Nadia Storti- permette di garantire un livello superiore di assistenza ai nostri pazienti, incluso il supporto necessario per quelli in isolamento. Infatti assicura le cure necessarie per i pazienti in isolamento tramite la modulazione del suo utilizzo, sia a pressione positiva (per l’isolamento dei pazienti immunodepressi) che negativa (per l’isolamento dei degenti con malattie infettive, influenza H1N1 o altro). Un valore strategico per l’unità di Rianimazione fondamentale per tutte le altre strutture operative dell’ospedale, che permette un’autonomia di operatività riuscendo a garantire un supporto avanzato ai pazienti critici, assicurando allo stesso tempo un’adeguata autonomia per i posti necessari durante situazioni di isolamento, senza dover spostare il degente in altri ospedali della provincia. Una dotazione già in uso e che viene per questo utilizzata costantemente da tutte le strutture. Questo risultato è il frutto dell’impegno costante e delle generose donazioni e investimenti strategici nella nostra struttura sanitaria. Siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo obiettivo”.
La Rianimazione di Urbino è dotata, dunque, di quattro posti letto, più un posto di isolamento per pazienti con malattie infettive diffusive o a rischio di trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici e per questo particolarmente pericolosi. “Con l’installazione delle nuove unità di alimentazione e distribuzione dei gas medicali nella stanza di isolamento infettivi, si completa l’aggiornamento tecnologico della Rianimazione dell’Ospedale di Urbino – afferma Paolo Brancaleoni, Direttore del Reparto di Anestesia e Rianimazione – consentendo finalmente di dare una risposta efficace di cura a pazienti critici nel nostro territorio quali traumatizzati, gravi insufficienze cardio- respiratorie, comi, avvelenamenti e altro. Inoltre la presenza della Rianimazione, ha permesso in questi anni di sottoporre a interventi chirurgici anche in urgenza, pazienti sempre più anziani (a causa dell’ invecchiamento della popolazione) e con associate multiple comorbidità. Tali pazienti necessitano frequentemente di un monitoraggio post operatorio in Rianimazione prima di rientrare in sicurezza nei reparti chirurgici”.
Un reparto attrezzato e all’avanguardia con nuovi letti da terapia intensiva altamente tecnologici e performanti, nuovi ventilatori polmonari di ultima generazione, un nuovo sistema di monitoraggio multiparametrico per ciascun letto, con possibilità di monitorare a distanza i pazienti anche durante i trasporti intraospedalieri. E’ stato poi acquisito il sistema di pensili per la distribuzione dei gas medicali e la cui installazione ha richiesto l’esecuzione di importanti lavori strutturali di consolidamento del solaio. Nel blocco operatorio è stato installato un nuovo sistema di monitoraggio multiparametrico oltre a moderni apparecchi per anestesia.
“Un ringraziamento va ai donatori e a tutti i tecnici – conclude Brancaleoni – che hanno reso possibile questo importante rinnovamento tecnologico della dirigenza, all’ Ingegneria Clinica e dalla UO Servizi Tecnici e Patrimonio che, sono stati pronti a recepire le richieste, destinando le risorse necessarie e celeri nell’esecuzione dei lavori strutturali per dare anche all’ospedale di Urbino la migliore assistenza possibile ai pazienti e nella continua ricerca di innovazioni per migliorare la qualità della vita nella nostra comunità”.