Fano (PU) – Non capita spesso di vedere il vice sindaco di Fano Stefano Marchegiani battere i pugni sul tavolino (in senso metaforico) e così, quando accade, il sentore è che le sue parole siano motivate da quella convinzione che, al contrario, la minoranza sostiene essere venuta a meno negli amministratori quando si parla di ospedale unico. Perché così tanta decisione in Marchegiani? Perché non gli è piaciuto vedersi accostato alla parola “svendita del Santa Croce”. “Capisco il gioco delle parti – dice il vice sindaco – e capisco che la minoranza voglia creare clamore, ma noi non abbiamo svenduto nulla. La partita dell’ospedale unico è ancora tutta da giocare. E’ vero che i due sindaci non hanno trovato un punto di incontro ma è altrettanto vero che il presidente della Regione dovrà cercare una sintesi senza imporre nulla ma indicando quella che è la soluzione migliore. E per noi quella soluzione è Chiaruccia perché strategica e, onestamente, la più realizzabile. Muraglia è invece impraticabile, si dovrebbe radere al suolo quello che c’è già e dal punto di vista viario non è certo la soluzione migliore”. A chi gli fa notare che sulla bilancia c’è da contrastare il “peso politico” del Pd pesarese Marchegiani, che è anche segretario del Pd fanese, replica: “Lo sappiamo che c’è chi pensa che noi contiamo poco, ma invece diciamo che ci siamo, che faremo valere le nostre ragioni e che non svendiamo nulla. Ho letto di un possibile ospedale privato come contentino per la nostra città ma vorrei far capir che il Santa Croce non è merce di scambio. Qui bisogna ragionare di cosa è meglio per i cittadini, non solo quelli fanesi ma di un intero territorio”.