

Fano (PU) – Il mestiere più antico del mondo non conosce battute d’arresto, nemmeno in temi di covid. Gli uomini del Commissariato di Fano, coordinati dal Dirigente Stefano Seretti, in costante controllo del fenomeno dello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, hanno individuato 4 appartamenti a Fano tre nella zona di baia Metauro e uno in zona del porto, dove 4 donne due 50enni di origini Cinesi e due di origini sud americane 30enni si prostituivano.
Gli appartamenti avevano stanze riservate dove gli inquirenti hanno appurato, le donne fornivano si appartavano con la variegata e abitudinaria clientela, gestiti autonomamente e singolarmente dalle 4 donne. La maggior parte dei clienti preferiva anziché la mensa aziendale un altro tipo di appagamento personale e passava le ore di paura pranzo dalle 12 alle 14 in compagnia delle meretrici.
Clientela estremamente eterogenea e trasversale, dal professionista all’impiegato all’operaio e di età compresa tra i 30 ed i 60anni. 4 di loro, beccati appena usciti dalle alcove, sono stati identificati e multati dai poliziotti per non indossare la mascherina come previsto per legge.
Una delle donne di origini orientali non era in regola con il permesso di soggiorno e pertanto sottoposta alla procedura di espulsione dal territorio nazionale, per le atre sono state avviate le procedute del caso e verificare le ragioni dei permessi concessi, per verificarne la congruità con il loro attuale status.