Cagli (PU) – “Sulla riorganizzazione della sanità dei piccoli ospedali ancora una volta si tenta furbescamente di ingannare i cittadini”.
A sostenerlo è il Pri Marche che in una nota a firma del presidente Giuseppe Gambioli così commenta: “Si cambia nome per l’ennesima volta alla struttura ospedaliera che, diventata Casa della Salute dopo tante traversie, ora ritorna ospedale, ma ancora una volta c’è la fregatura perché il nuovo termine ospedale viene accompagnato dall’aggettivo comunitario, che di fatto è una spoliazione totale. Tutto meno che un ospedale e molto peggio di una Casa della Salute che prevedeva posti letto per lungodegenza e il Primo Intervento H24. Ora la lungo degenza viene tolta, si passa dai dottori agli infermieri e la cosa più grave è la chiusura notturna del Punto di Primo Intervento passando da H 24 ad H 12.
Se tutto questo è sconvolgente e preoccupa i cittadini che si vedono privare del diritto più essenziale che è la salute – prosegue – quello che resta inconcepibile è la leggerezza, la furbizia e la malafede in cui vengono portate avanti queste proposte assurde. Come è possibile che un dirigente sanitario possa imporre, alla vigilia di Natale, la chiusura del punto di Primo Intervento in ben 13 piccoli ospedali, lasciando scoperto il servizio nelle ore notturne, con una circolare illegittima? Questo dirigente non sapeva che la Commissione Sanità della Regione Marche si deve ancora esprimere?
Chi ha dato il permesso a questo dirigente di prendere una simile iniziativa? Nessuno risponde a questa domanda, ma la verità dovrà essere svelata perché non è più possibile scherzare con la salute dei cittadini che ormai sono stati privati di qualsiasi reparto per acuti e pretendono il minimo indispensabile che è un buon pronto intervento.
Ma le furbizie continuano e ce ne saranno altre. L’ultima – spiega – è quella di aver anticipato di due giorni, dal 13 all’11 gennaio e posticipando l’orario ad un ora insolita, dalle 10 del mattino alle ore 17 del pomeriggio, la riunione della Commissione Sanità della Regione Marche al solo fine smorzare l’imponente manifestazione dei cittadini che si sta organizzando in tutta fretta e con difficoltà logistiche comprensibili. Una nuova furbata per evitare il confronto con le popolazioni e le autorità locali che in massa andranno in Ancona.
Il Pri delle Marche – conclude Gambioli – ritiene gravissimo questo modo di operare in un settore così importante per la qualità della vita dei cittadini e ritiene improponibile, dannoso e assurdo ridurre l’orario del Punto di Primo Intervento nei piccoli ospedali e chiede al presidente Ceriscioli di fare chiarezza sulla vicenda della circolare e prenderne le dovute conseguenze facendo dimettere chi impropriamente ha applicato un provvedimento così grave ed illegittimo. Altrimenti se questo rimarrà nell’ombra è lecito pensare che il presidente Ceriscioli ne era consapevole e dovrebbe dimettersi lui che ha smentito il suo programma e si presta a parti furbesche non degne di un presidente di Regione”.