Fano (PU) – “Che fine hanno fatto le promesse di mantener fede agli impegni presi nei confronti delle società sportive?” A chiederselo sono Davide Delvecchio (UDC), Marianna Magrini e Gianluca Ilari (Progetto Fano) che tornano su un tema di cui si era discusso parecchio nei mesi scorsi anche attraverso un’interrogazione con la quale gli stessi gruppi consiliari avevano denunciato una situazione a loro dire “vergognosa”, nella gestione di 28 strutture sportive della città per la mancata erogazione di fondi per oltre 114mila euro a fine 2016 e per 95mila euro relativa alla prima tranche del 2017.
“Senza questi fondi – scrivono Delvecchio, Magrini e Ilari – le società sportive che hanno in gestione le strutture sportive pubbliche non riescono a tenerle aperte e saranno costrette a restituire le chiavi al Comune di Fano con un danno economico enorme per i cittadini, sia in termini di spesa pubblica che di servizi a disposizione dei cittadini”.
“In Consiglio Comunale, l’assessore e il sindaco, giustificando la mancata erogazione di fondi con una provvisoria indisponibilità di risorse, avevano assicurato che avrebbero sanato la situazione, ma ad oggi nulla è cambiato. A questo punto, come annunciato in consiglio, abbiamo fatto delle verifiche per capire se le risorse fossero state dirottate altrove”.
Secondo i consiglieri di minoranza, dal 15 al 29 dicembre 2016, sindaco e giunta hanno speso quasi 240mila euro in maniera “discutibile” e tra queste spese spiccano i 36mila euro per la comunicazione del piano strategico, i 91mila euro per assunzione personale ai servizi educativi, i 32mila euro per assunzioni all’ufficio cultura e i 6mila euro per la causa persa per licenziamento illegittimo nel caso Battistini.
“Inoltre – concludono i consiglieri -, chiederemo i motivi per i quali si decide di premiare solo alcune associazioni con i contributi e con quali criteri vengono scelte, visto che ci sono 22 club anziani e che vengono erogati contributi solo a 2 di questi. Non ci sembra un’operazione limpida e alla luce del sole e con l’interrogazione vorremmo capire se ci sono cittadini e associazioni di serie A e altri di serie B”.