Fano (PU) – Investe con la sua autovettura un ciclomotore, non si ferma per prestare soccorso e, una volta raggiunto dai Carabinieri, oppone resistenza coprendo i militari di insulti.
Il fatto risale a l’altra sera quando due ragazze moldave, dopo aver assistito all’incidente, chiamano il 112 riferendo di aver visto quanto fosse successo, fornendo ai carabinieri anche il numero di targa del fuggitivo. Il proprietario del mezzo, giù conosciuto dai militari, viene subito rintracciato presso la propria abitazione e insieme a lui anche l’auto che presenta ammaccature al paraurti e la targa parzialmente staccata. I militari suonano al campanello e dopo innumerevoli tentativi l’uomo, appena aperta la porta, inizia a inveire contro gli agenti che faticano non poco a convincerlo a salire in macchina.
Sottoposto all’alcool test, l’uomo, un 35enne di Sant’Orso di Fano già sorpreso in passato alla guida sotto effetto di droga e alcool e con pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, è risultato essere abbondantemente al di sopra del limite consentito. Tratto in arresto in flagranza di reato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché deferito in stato di libertà per guida sotto effetto dell’alcool e omissione di soccorso l’uomo, dopo la convalida dell’arresto da parte del Giudice, è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
Il ragazzo investito invece, un 17enne di Bellocchi, è stato dimesso dal pronto soccorso con 10 giorni di prognosi per contusione alla caviglia destra ed anca destra con escoriazioni superficiali.
Sentiti ringraziamenti da parte del padre del 17enne alle due moldave che, dopo aver soccorso ed assistito il figlio fino all’arrivo dell’ambulanza, hanno fornito preziose indicazioni dando un contributo fondamentale all’individuazione del colpevole.