Fano (PU) – Brutta disavventura per i giocatori dell’Alma Juventus Fano Calcio a 5. Durante l’allenamento serale di ieri, qualcuno si è introdotto nello spogliatoio e ha fatto razzie di soldi, cellulari, bracciali e catenine. La notizia curiosa è che il presunto ladro in questione, sembrerebbe aver lasciato più di una traccia sulla sua identità. “Ci stavamo allenando al Play Time – racconta Davide Mazzanti, uno dei membri della squadra -, quando 2 ragazzi si sono presentati al campo chiedendo informazioni su come prenotarne uno. Nonostante fossimo nel pieno dell’allenamento, oramai i 2 erano entrati sul terreno di gioco, così io e un paio di compagni gli siamo andati incontro per fornirgli il numero del presidente che si occupa anche delle prenotazioni. Mi sono accorto subito che c’era qualcosa che non andava perché al ragazzo, mentre segnava il numero di telefono da contattare, tremavano le mani, tanto che ha addirittura sbagliato a digitare un paio di numeri. Una volta che è riuscito a scrivere il contatto corretto, ha chiamato il presidente prenotando un campo e per poi allontanarsi”. “I dubbi – continua Mazzanti – sono cresciuti quando il mio allenatore che ha assistito alla scena, mi ha chiamato e mi ha chiesto che cosa volessero quei due, poiché qualche minuto prima li aveva visti gironzolare dentro lo spogliatoio con la scusa di cercare qualcuno che gli spiegasse come prenotare. A quel punto abbiamo visto i due ragazzi che se ne stavano andando affrettare il passo per poi correre via. Di corsa siamo entrati dentro gli spogliatoi e ci siamo accorti che mancavano contanti, cellulari e a me personalmente un paio di braccialetti, di cui uno d’oro che ho fortunatamente ritrovato vicino all’uscita del campo”. In un primo momento sembrava che ci fosse poco da fare poiché quando i giocatori si sono accorti del furto, i 2 presunti ladri erano già lontani. Poi l’illuminazione: “Ci siamo accorti che uno dei due ha veramente chiamato il presidente per prenotare – aggiunge Mazzanti -, quindi con facilità siamo riusciti a recuperare il numero di telefono e inserendolo su Facebook, siamo riusciti a risalire al suo profilo privato, scoprendo nome, cognome, abitazione. Anche se la voglia di presentarci a casa del sospettato era tanta, abbiamo deciso comunque di rivolgerci ai carabinieri di Fano, i quali sono corsi al campo per prendere le deposizioni. Nel pomeriggio di oggi andremo ad ufficializzare la denuncia”.
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