Urbino – In occasione del mese dell’ottobre rosa dedicato alla prevenzione del tumore della mammella e alla sensibilizzazione nei confronti del tumore al seno metastatico, l’ospedale di Urbino ha ripreso a pieno regime l’attività della senologia/Breast Unit.
“Dopo una riduzione dovuta ad esigenze riorganizzative – spiega il Direttore Generale Ast Pu Nadia Storti – è ripresa dai primi del mese l’attività oncologica della Breast Unit di Urbino. Non appena mi sono insediata infatti, ho immediatamente preso in mano la problematica con la priorità di risolverla nel più breve tempo possibile. Abbiamo lavorato con il direttore Magalotti ad una soluzione che permetterà di proseguire l’attività secondo il modello organizzativo di hub e spoke, molto utile per gestire percorsi di cura di patologie complesse (PDTA) e che necessitano di un lavoro di gruppo multidisciplinare di diversi professionisti per gestirle a trecentosessanta gradi e innalzando la qualità dei percorsi stessi e del servizio rivolto alle pazienti”.
“L’Ospedale Santa Maria della Misericordia – aggiunge il direttore Cesare Magalotti dell’Unità Operativa Complessa Senologia Breast Unit dell’AST PU – è dotato di tecnologie diagnostiche radiologiche all’avanguardia e di ultima generazione (mammografia con mezzo di contrasto – CESM) e di tecnologia diagnostica intraoperatoria (OSNA) per individuare la presenza di metastasi nel linfonodo sentinella. Tecnologie identiche rispetto a quelle presenti nello stabilimento ospedaliero di Fano ed è per questo che anche a Urbino sono garantite alle pazienti e ai pazienti i interventi chirurgici in termini di complessità oltre che attività chirurgiche ambulatoriali identiche alla struttura del Santa Croce. In questi mesi abbiamo continuato a lavorare per garantire i migliori percorsi di cura alle pazienti”.
“All’interno della Breast Unit di Urbino – conclude – abbiamo un gruppo multidisciplinare specifico per la nostra struttura, sono stati istituiti ambulatori oncologici specialistici dedicati alla cura di pazienti affette da tumore al seno metastatico e percorsi specialistici di supporto, per contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche oltre al supporto psicologico e nutrizionale dedicato al miglioramento della qualità di vita delle pazienti affette da tale neoplasia. Supporto fondamentale dato anche grazie al contributo delle associazioni di volontariato che operano in questo ambito e che ci permettono inoltre di sensibilizzare le donne del nostro territorio alla prevenzione e alla cura di questa neoplasia attraverso numerose compagnie e iniziative di sensibilizzazione”.
“L’incidenza di questo tipo di tumore è importante – afferma l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – la mortalità è in riduzione, grazie all’applicazione di screening e terapie postoperatorie. In questa ottica è importante la ripresa dell’attività ad Urbino che è un punto di riferimento per le donne dell’entroterra, ed è simbolico che avvenga nel mese della prevenzione. La Breast Unit dell’Ast di Pesaro e Urbino è una eccellenza nel Centro Sud Italia per la chirurgia oncoplastica della mammella: effettua 1000 interventi l’anno, 600 per tumore maligno”.