Fano (PU) – Continua a far discutere la delibera regionale 350 del 10 aprile 2017, con il quale si certifica la nascita dell’ospedale unico a Muraglia. Il documento, sul quale molte forze politiche hanno espresso dubbi, è oggi oggetto di perplessità da parte di Sinistra Unita.
“Nella delibera – si legge in una nota – non si capisce cosa spetti al resto della provincia da qui alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero. 360mila persone non si possono permettere di aspettare, se tutto va bene, almeno 5 anni per avere delle risposte su come e dove curarsi. Non abbiamo mai avuto paura di confrontarci sull’idea di un nuovo ospedale che potesse essere un punto di riferimento per le vallate del Cesano, del Metauro e del Foglia, che facesse diminuire drasticamente la mobilità passiva fuori regione e che migliorasse la situazione generale sanitaria delle nostre zone, ma facciamo veramente fatica a pensare Muraglia come la soluzione a tutti i disservizi della sanità della nostra provincia”.
“Inoltre – prosegue SI – abbiamo parecchi dubbi su come questo periodo di transizione fra esistente e ampliamento di Muraglia sarà gestito visto quello che è stato fatto fino ad ora degli ospedali esistenti, con riferimento particolare agli ospedali di Fano, Pergola, Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro. A Fano è essenziale avere un ospedale pubblico che sia a servizio delle vallate del Cesano e del Metauro con un pronto soccorso in grado di gestire fino ai codici rossi, la chirurgia d’urgenza h24 e tutte quelle specialità che possono salvare la vita alle persone”.
“E’ giunto il momento – conclude la nota – di cominciare finalmente a confrontarci su come gestire e migliorare la situazione sanitaria, di esaminare i collegamenti fra medici di base e strutture ospedaliere, di case della salute, di assistenza domiciliare, di servizi extraospedalieri diffusi. Ormai è un dato di fatto che la sanità non si può basare solo ed esclusivamente sull’ ospedale, ma deve necessariamente prevedere servizi sul territorio che fungano da filtro per quei casi dove non è strettamente necessario recarsi nella grossa struttura. Solo in questo modo una struttura nuova può avere senso d’esistere”.