Fano (PU) – Al termine della tre giorni di Salsomaggiore Terme, il direttore sportivo della Gibam Fano Mattia Brunetti ha le idee molto chiare: “Siamo tornati in serie A dopo diciotto anni, ciò ci rende molto orgogliosi – esordisce un esausto Brunetti – Siamo partiti da molto lontano, curando il settore giovanile e senza fare il passo più lungo della gamba. Il risultato è stato importante: valorizzare i nostri giovani di casa e far sentire la nostra presenza anche in ambito nazionale”.
La Gibam è inserita nel girone “bianco” e si dovrà confrontare con le compagini del nord Italia, girone tosto dal punto di vista tecnico e dalle distanze abbastanza lunghe: “Il livello è più alto rispetto all’altro girone – ribadisce Brunetti – non ci saranno squadre materasso e le ultime due retrocederanno direttamente. La favorita è il Cuneo di Cortellazzi e Prolingheuer, le altre se la possono giocare. Ci sarà per il resto molto equilibrio ed ogni sfida sarà da giocare al massimo”. Consolidare la categoria quindi: “Esatto – afferma Brunetti – ma non solo. Ricordiamoci i nostri giovani: sono sicuro che Tallone e Paoloni saranno la nostra punta di diamante, oltre a tutti gli altri inseriti dalle giovanili. Il nostro mercato è stato improntato nel non fare il passo più lungo della gamba, ma la squadra è adeguata alla categoria e con il giusto entusiasmo darà del filo da torcere a tutti.
C’è tanta curiosità
attorno al lettone Ozolins ma, come hanno detto alcuni addetti ai lavori,
trattasi di un talento strappato a molte squadre forti. Bulfon sostituirà senza
problemi Lucconi, per il resto ricordiamoci che abbiamo in squadra due elementi
come Cecato e Salgado che forniscono grande sicurezza ed esperienza”.
Le insidie del campionato però sono tante: “Non dovremo
sottovalutare nessuno – afferma il direttore sportivo virtussino – dovremo fare
molta attenzione alla trasferte lunghe e stancanti, oltre a trovare i giusti
equilibri per toglierci diverse soddisfazioni”.