Fano (PU) – “Giunta Seri-bis: cambia l’orchestra ma la musica è sempre la stessa. Infatti la nuova giunta Seri riparte con gli stessi deficit di quella precedente: la mancanza di programmazione e l’incapacità organizzativa, con la conseguenza di un inutile spreco di denaro pubblico”. Ad affermarlo è Lucia Tarsi di Fano Città Ideale che torna a parlare della gestione calore, ossia del contratto che gestisce il riscaldamento di tutti gli edifici comunali, scuole incluse. “Come già avevamo denunciato un anno fa – scrive Tarsi in una nota -, tale contratto, affidato nel 2009 alla ditta CPL Concordia, è scaduto il 5 febbraio 2018.
Il documento in questione prevede che ‘la ditta aggiudicataria è tenuta a continuare il servizio anche dopo la scadenza sino a quando l’amministrazione non avrà provveduto ad un nuovo affidamento, e comunque non oltre sei mesi da tale data’. Il servizio viene quindi prorogato fino al 5 agosto. Ci si aspetterebbe che in questi sei mesi gli uffici tecnici comunali abbiano provveduto ad indire la nuova gara. E cosa ha fatto invece in questi 6 mesi il l’assessore Fanesi? Assolutamente niente. Tanto che si arriva al 2 di agosto, due giorni prima della scadenza definitiva, con un nulla di fatto”. “E qui il capolavoro – incalza Tarsi – con la scusa di attivare soluzioni più avanzate e di voler eseguire lavori di efficientamento energetico, la giunta improvvisa un atto di indirizzo con cui scarica la patata bollente al dirigente dei Lavori Pubblici.
Tutto ciò a contratto scaduto. Eppure di tempo per istruire la nuova gara ce n’è stato, e ce n’è stato tanto, perché gli obiettivi di riqualificazione energetica, di soluzioni compatibili con l’ambiente e di innovazione tecnologica erano già stati ampiamente studiati ed approvati nel 2015 con il piano strategico ‘Edifici intelligenti per Fano’. Ma dal 2015 al 2018 l’assessore Fanesi non ha mosso penna. A questo punto il dirigente Lavori Pubblici, appena insediato e quindi assolutamente non responsabile dei ritardi procedurali, si trova nella situazione di dover prendere una grave decisione: sa che una ulteriore proroga è illegittima, ma non può lasciare scuole e uffici al freddo. E quindi assegna il servizio calore alla stessa CPL Concordia per ALTRI 17 MESI, fuori da ogni evidenza pubblica e da ogni regolarità contrattuale. Fuori da ogni garanzia di trasparenza. Con l’assessore alla legalità e alla trasparenza Mascarin, che assiste immobile. A settembre 2018 l’Uff. Prevenzione Corruzione esprime dei rilievi sulla legittimità di tale proroga, che però non viene annullata ma semplicemente ridotta di qualche mese.
Passano i mesi, ma degli studi di fattibilità su cui dovrebbe imperniarsi il nuovo contratto non si vede neanche l’ombra. In assenza della nuova gara, e per non perdurare nelle condizioni di illegittimità, in maggio 2019 si decide di cambiare le modalità della fornitura di metano, acquistandolo direttamente mediante adesione Consip. Ma il contratto di approvvigionamento di metano da rete pubblica inizia da luglio 2019 ed ha durata 12 mesi. In conclusione: nel 2015 si proclamano i grandi obiettivi di lotta all’inquinamento, di riduzione dei consumi e di efficientamento energetico, ma nei fatti fino a luglio 2020 non cambierà nulla nella emissione di inquinanti e nella riduzione degli sprechi degli edifici pubblici. Come di consueto: tanti proclami, zero fatti. Per quanto riguarda gli aspetti economici, tra proroga regolare e proroga irregolare, il costo del rinnovo supera 1.500.000 euro, un milione e mezzo di euro: quanta parte di questa cifra avremmo potuto risparmiare se il rinnovo fosse stato fatto nei termini previsti? Ma anche questo tema sarà oggetto di indagine nelle sedi giudiziarie competenti”.