

Fano (PU) – Realizzato dalla casa di produzione Guasco di Ancona con la regia di Davide Como, soggetto di Pia Miccoli, urbanista, ideatrice e coordinatrice del progetto Metaurilia Orto di Mare e di Giulia Betti, sceneggiatura di Giulia Betti, il docufilm è un racconto autentico di vite vere che narra la storia della borgata rurale di fondazione, caso unico nelle Marche, i suoi successi e le sue contraddizioni, suscitando la curiosità degli spettatori rispetto ai luoghi in cui la storia si sviluppa, cioè una delle periferie più abbandonate di Fano. L’obiettivo è restituire a Metaurilia, terra sedotta e abbandonata dalla storia, l’attenzione che merita a quasi un secolo dalla sua fondazione.
Il documentario mescola realtà e finzione, passato e presente, e richiama già nel titolo, Terra Bassa, la fatica degli ortolani di Metaurilia, una vita legata alla terra, con la schiena spezzata, le mani dure, senza domeniche, senza vacanze.” Terra bassa” anche in senso letterale, che vive da decenni la sua battaglia di difesa dalle acque. Terra bassa perché umile, e poco rispettata.
Virgilio, interpretato dall’attore Victor Carlo Vitale, è la simbolica guida di ispirazione dantesca, la figura narrante che attraversa imperturbabile il presente ed il passato e spiega con leggerezza elementi sostanziali della trama e arricchisce con un respiro poetico lo scorrere delle immagini.
La narrazione documentaristica intreccia le testimonianze degli eredi delle 115 famiglie di ortolani-pescatori di Metaurilia, con le sequenze di fiction dove la macchina da presa ricostruisce la storia di quei tempi attraverso la voce e i volti di attori professionisti. Sullo sfondo di ambienti perfettamente ricostruiti con oggetti d’epoca, scorrono le immagini e i dialoghi dei protagonisti di ieri: Attilio Rupoli, della grande famiglia di esportatori ortofrutticoli fanesi, Ida Carnaroli, moderna e lungimirante imprenditrice, Adamo Iacucci, il geniale inventore della macchina calibratrice, Luigi Gregorini un ortolano tra tutti, che racconta la collaborazione con la squadra partigiana di Metaurilia e una miriade di personaggi minori che conferiscono ritmo e colore alla narrazione. Tra le testimonianze di oggi, anche quelle dei professionisti che cinque anni fa si sono innamorati di questa storia dimenticata e ne hanno valorizzato l’eredità rilanciando il territorio in collaborazione con il Circolo Albatros, attraverso il progetto Metaurilia Orto di Mare e l’Ecomuseo.
Sottolinea Pia Miccoli, che ha recentemente pubblicato anche il volume “Una borgata del Cavolo” edito da Albatros: “Dopo il suo declino, determinato da errori umani e interessi politico economici, oggi riscoprire la storia di Metaurilia può essere fondamentale per rilanciare un progetto coraggioso e lungimirante di economia sostenibile che intercetti gli obiettivi ONU per l’Agenda 2030″.
Terra Bassa un Docufilm per Metaurilia – Locandina