Fossombrone (PU) – Nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 settembre, si è svolta a Fossombrone la tradizionale fiera di “San Matteo” e quelli di Fossombrone in Movimento hanno presentato un esposto al Prefetto perché ritengono che la presenza di venditori abusivi sia stata esagerata.
“Il fenomeno dei venditori abusivi c’è sempre stato, ma quest’anno è stato di gran lunga superiore alle precedenti edizioni – scrivono dal Movimento a 5 Stelle di Fossombrone – ed ha superato il limite della normale decenza. I venditori abusivi hanno liberamente imperversato in ogni angolo dell’area adibita alla manifestazione, particolarmente sotto il loggiato di destra di Corso Garibaldi. E lungo l’intera via Gramsci e viali limitrofi interessati dalla fiera”.
“Poiché qualcuno cercherà di scaricare le responsabilità di tale scempio sulla mancanza e sull’inadeguatezza delle Forze dell’Ordine, ci preme invece evidenziare che la responsabilità della pubblica sicurezza, nel comune di Fossombrone, è demandata al Sindaco che, oltre ad essere il rappresentante dell’ente che organizza la fiera, è anche autorità locale di pubblica sicurezza e come tale ha il potere di richiedere al Prefetto eventuali rinforzi della forza pubblica”.
“Ma evidentemente ciò non è stato fatto e le valutazioni adottate, con i relativi provvedimenti, sono risultati del tutto inefficaci ed insufficienti. Al sindaco competono funzioni anche in materia di pubblica sicurezza e nell’ordinamento italiano il sindaco è l’organo monocratico a capo del governo di un comune e nell’esercizio delle sue funzioni può adottare provvedimenti amministrativi, solitamente in forma di ordinanza o di decreto. Il sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune e rappresenta l’ente esercitandone le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi”.
“Premesso ciò e sebbene l’ambulantato abusivo, in simili eventi, sia sempre stato presente in forme tollerabili, in occasione della fiera di San Matteo di quest’anno si è riscontrata una gestione dei venditori abusivi del tutto inefficace e priva di risultati che in una qualche maniera avessero potuto tutelare i venditori autorizzati che regolarmente hanno pagato il posto per il banco ed emesso gli scontrini di cassa”.
“Quello che chiediamo è che venga resa nota (poiché non si tratta di dati sensibili) l’attività di repressione svolta dalla locale polizia municipale e dalle Forze dell’Ordine intervenute circa le persone identificate ed allontanate, i sequestri operati di merce contraffatta e falsa nonché conoscere le unità di personale impiegato; l’adozione di opportuni provvedimenti laddove si ravvisino responsabilità e negligenze in capo all’amministrazione comunale”.