Pesaro – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Nella mattinata di ieri, nell’ambito della incessante attività di contrasto ai reati in danno di persone anziane, personale di questa Squadra Mobile ha proceduto all’arresto in flagranza ed all’accompagnamento a seguito di flagranza (art. 18 bis DPR 448/88) rispettivamente a carico di una donna 45enne e di un 16enne, provenienti da Napoli, entrambi con precedenti/pregiudizi penali.
I predetti sono indagati per truffa aggravata in danno di una 78enne di Pesaro, raggirata con il noto modus operandi dell’adescamento telefonico con prospettazione di un incidente stradale con feriti causato dal figlio e conseguente necessità di consegnare monili in oro a garanzia del risarcimento del danno ed evitare la carcerazione. Alla vittima erano stati sottratti monili in oro per un valore di circa 4.700 Euro; che questa Squadra Mobile ha rinvenuto nel possesso degli indagati e restituito alla vittima.
Il minorenne è stato affidato al C.P.A. di Bologna, mentre la complice trattenuta in camera di sicurezza della Questura per la presentazione stamane all’udienza di convalida arresto all’esito della quale è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora e firma a Napoli in attesa della celebrazione del rito direttissimo fissato per il 18 giugno prossimo.
L’arresto operato dalla Polizia di Stato ha confermato la drammatica attualità del fenomeno delle truffe agli anziani che, solo per la Questura di Pesaro e Urbino nel corrente anno ha già portato all’arresto in flagranza di 5 persone e alla denuncia in stato di libertà di ulteriori 4 persone. I risultati conseguiti, al di là dei meriti operativi, mettono in luce un fenomeno sempre più dilagante che impone la necessità di una capillare informazione affinché le persone più vulnerabili possano difendersi dai malfattori. Con l’occasione ricordiamo, infatti, di non permettere l’ingresso in casa a nessuno e tanto meno di elargire denaro contante o altri oggetti di valore per assolvere a qualsivoglia obbligazione (ad es. danni da sinistro stradale, acquisto medicinali o cure mediche).