Fano (PU) – Anche il segretario Udc Fano Stefano Pollegioni torna a parlare delle Terme di Carignano Terme di Carignano, condividendo le dichiarazioni di Beatrice Morbidoni, Presidente del Comitato “Riapriteci le Terme di Carignano”.
“Mantenendo ogni uno i propri ruoli – spiega Pollegioni – ho potuto condividere fortemente il progetto che riguarda le nostre care Terme di Carignano. Ricordo infatti il primo incontro che sono riuscito ad organizzare tra la Presidente del Comitato e l’avvocato Maurizio Natali della società Romani. Posso annunciare di aver ricevuto in questi giorni assicurazioni dallo stesso Amministratore del Gruppo Romani, proprietario dei terreni su cui dovrà concretizzarsi il progetto, che per quello che li riguarda nulla si è fermato. Il progetto esecutivo è in lavorazione e ci vuole pazienza perché la burocrazia è sempre padrona di tutto. Una nota positiva, dopo la presentazione del progetto non esecutivo elaborato dal Politecnico di Milano avvenuta a Fano lo scorso ottobre 2022, è che l’Assessore Regionale Stefano Aguzzi ha mantenuto gli impegni; infatti, le acque Termali sono state concesse nel mese di aprile 2023 e questo è sicuramente un passo avanti”.
“Come sappiamo – evidenzia ancora il segretario – si tratta di un progetto che prevede un investimento economico di oltre 40 milioni di euro che porterà nel nostro territorio e alla nostra città benefici sanitari per l’utenza, un indotto economico importante oltre a molti posti di lavoro. Sono dell’idea che difronte ad un progetto così interessante l’Amministrazione comunale, sindaco in primis, avrebbe dovuto fare di più e così dare risposte alla cittadinanza che giustamente in questa fase di silenzio si preoccupa. Sono d’accordo, – spiega Pollegioni – come ho già dichiarato nel passato, che i 50 posti letto per l’Ortopedia appartengono a Fano e per questo mi appello al Presidente della Regione Francesco Acquaroli al quale, l’UDC insieme all’Associazione Nuova Fano, ha consegnato 2000 firme di cittadini fanesi oltre ad un documento in cui si è chiesto di salvaguardare il Santa Croce, già messo a dura prova dalla gestione regionale del CSX, nel quale il Presidente pose la sua firma. Ricordo, comunque, le rassicurazioni di alcuni nostri rappresentanti regionali che i 50 posti letto sarebbero rimasti all’Ospedale Santa Croce”.
“Di pochi giorni – ribadisce – è l’annuncio del potenziamento, dal 10 di maggio, della Chirurgia ortopedica e traumatologica ed anche gli interventi per l’istallazione delle protesi nell’Ospedale di Fano. Credo che questa sia l’occasione di assegnare al nosocomio fanese quei posti letto, già esistenti, senza perdere tempo anche se la presentazione del piano sanitario avverrà più avanti. I 50 posti letto appartengono a Fano e ci auguriamo che restino a Fano. La Clinica privata ortopedica, che il Gruppo Romani vorrebbe far nascere all’interno del progetto Terme, sarebbe un bel connubio, con L’Ortopedia del Santa Croce, soprattutto per quello che riguarda le riabilitazioni ma sappiamo bene che le decisioni e gli accordi, anche dei posti letto, spettano alla Regione quando la Clinica privata sarà realizzata. Per ora esiste solo un progetto”.
“In Italia – conclude Pollegioni – strutture che si occupano della riabilitazione ortopedica in Acque termali si contano sulle dita di una mano e per la nostra città un progetto del genere sarebbe un vero fiore all’occhiello. Chiaramente spetta agli organi regionali valutare e agire. Insieme al mio partito sarò attento, come ho sempre fatto, nel seguire l’iter del progetto che, spero presto, si inizi a vedere concretamente. Diversamente inizieremo a preoccuparci ma ora teniamo duro”.