Urbino (PU) – 45 minuti di violenza danneggiamenti e aggressioni. Protagonisti di questa arancia meccanica, tre studenti poco più che maggiorenni, universitari dell’Ateneo Urbinate, residenti a Montecchio di Vallefoglia, tutti rintracciati ed arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Urbino coordinati dal Comandante Renato Puglisi su mandato della procura di Urbino e del PM la Dottoressa Simonetta Catani.
Fortezza di Albornoz e terminal Santa Lucia a Urbino, già noti per altri fatti di spaccio e violenza, i luoghi in cui, i tre, in preda ai fumi dell’alcol, hanno dato sfogo alla loro assurda violenza, aggredendo e minacciando con un coltello a serramanico, in tempi diversi, e per futili motivi, 7 persone tra cui un padre con i suoi due figli, di 19 e 20 anni, recatosi poi il giorno dopo in caserma dei Carabinieri per denunciare l’accaduto, un gruppo di tre coetanei con cui hanno ingaggiato una vera e propria rissa al terminal Santa Lucia e un altro giovane nel centro commerciale ai piani superiori, minacciato e spintonato giù per le scale.
Gli aggrediti sono finiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Urbino con ecchimosi al volto, traumi addominali ed escoriazioni facciali. Ma la violenza della gang non era solo fisica, anche verbale. Frasi del tipo “vi ammazziamo”, “ti spacco di botte”, “non venite a Montecchio”, “non sai chi siamo noi”, era usate per farsi dare soldi e sigarette dai malcapitati. I fatti risalgono all’11 marzo scorso, quando i militari della Stazione di Urbino unitamente ad una pattuglia del Nucleo Radio Mobile, sono intervenuti al Terminal Santa Lucia per la rissa, dove è stato ritrovato a terra il coltello a serramanico protagonista di tutte le aggressioni, poi sequestrato. Da lì i Carabinieri hanno dato il via alle indagini per stroncare subito questa spirale di violenza e assicurare alla giustizia i balordi,protagonisti anche di danneggiamenti alle strutture del terminal, denunciate poi da un autista di mezzi pubblici.
Testimonianze, immagini di video sorveglianza delle telecamere, situate nei luoghi teatro delle aggressioni, hanno consentito nei giorni scorsi di individuare i tre balordi, uno dei quali già con precedenti simili, compiuti tra il 2019 e il 2020, fermati e portati nelle celle di sicurezza della Caserma di Urbino. Uno dei tre, durante la loro cattura, si è reso protagonista anche di una zuffa con uno dei militari, il quale ha riportato lesioni fisiche giudicate guaribili in 7 giorni. Rapina, Furto aggravato, lesioni aggravate, porto d’arma abusivo, danneggiamento aggravato le imputazioni pendenti su di loro oltre che, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale per uno di loro. Il Tribunale di Urbino ha disposto per due di essi, gli arresti domiciliari e una denuncia a piede libero per il terzo componente la gang.