
Videosorveglianza isole ecologiche, i primi risultati
- 21 Settembre 2016
Fano (PU) – Intere famiglie che spostano i cassonetti (rovinandoli) per poterci parcheggiare la macchina, gente che lascia frigoriferi nei pressi delle isole ecologiche e perfino persone che, munite di furgoncino, rubano materiale ferroso dai bidoni adibiti. Scene da candid camera quelle registrate dal sistema di videosorveglianza ambientale installato nel comune di Fano dalla scorsa estate. Un sistema che funziona e che ha portato all’identificazione di tantissimi furbetti che ne combinano di tutti i colori nei pressi delle isole ecologiche. “Scene mai viste – spiega il comandante della polizia municipale Giorgio Fuligno -, persone che, nonostante gli appositi cartelli posti nelle isole ecologiche che spiegano nel dettaglio le modalità di conferimento, infrangono le regole e sopratutto sfregiano la civiltà di quei cittadini che invece si comportano egregiamente. Persone che sono state multate in alcuni casi (rilascio rifiuti ingombranti vicino ai bidoni ndr.) con sanzioni che superano i 350 euro. Per fortuna i fanesi in generale sono particolarmente attenti a questo tema e nella maggior parte dei casi, effettuano la raccolta differenziata come si deve”. Dato di fatto comunque che da quando sono entrate in funzione le telecamere le sanzioni sono addirittura diminuite segno che il sistema di sorveglianza è servito oltre che ha scovare chi infrange la legge, a spaventare eventuali trasgressori. “Segno – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Samuele Mascarin – di una sempre più forte presa di coscienza dei cittadini verso l’importanza di rispettare l’ambiente non abbandonando i rifiuti, ma anche della presenza delle telecamere nelle isole ecologiche”. La videosorveglianza è frutto di una strettissima collaborazione fra il Comune e Aset Spa. “Proprio grazie a questa azione sinergica – ha detto Lucia Capodagli, presidente di Aset Spa -, abbiamo superato velocemente la prima fase di assestamento: il territorio da coprire è vastissimo e, nel solo comune di Fano, sono presenti 509 isole ecologiche”. La peculiarità del progetto di videosorveglianza realizzato a Fano è principalmente quella di essere parte di un più complessivo programma di interventi riguardanti i rifiuti. Mascarin ha spiegato inoltre che, “in particolare in questi ultimi mesi, si è provveduto ad approvare un nuovo regolamento rifiuti, una nuova tabella sanzioni, un nuovo regolamento di videosorveglianza e a istituire la commissione bilaterale rifiuti”. “Un’attività amministrativa – ha sottolineato – che ha coinvolto i diversi uffici comunali (Ufficio Ambiente e Polizia Municipale, ndr,) e la nostra controllata Aset Spa: è stato un percorso fondamentale per la buona riuscita del progetto”. Secondo l’assessore, “già da tempo si registrava nella nostra città l’esigenza di una risposta da parte dell’amministrazione in ordine ai controlli ambientali, con particolare riguardo alla presenza di rifiuti al di fuori dei cassonetti”.
Il presidente di Aset Spa ha messo in evidenza che “proprio in merito al conferimento dei rifiuti, i fanesi hanno da tempo compreso i meccanismi, come confermano anche i dati riguardanti le percentuali di raccolta differenziata, che sono particolarmente positivi”. “Siamo di fronte a cittadini consapevoli dell’importanza della separazione dei rifiuti – ha detto ancora la Capodagli – e della necessità di ridurre il quantitativo di rifiuti da conferire in discarica”. La videosorveglianza, dunque, è uno strumento ad uso dell’amministrazione comunale e di Aset Spa finalizzato a sanzionare i maleducati e a responsabilizzare sempre più cittadini rispetto ad una corretta gestione dei rifiuti.
Accanto all’importantissimo aspetto di tutela dell’ambiente, poi, il sistema di videosorveglianza si integra perfettamente nelle attività di sicurezza urbana. “La nostra polizia municipale ha una presenza costante e diffusa sulle strade – ha sottolineato Mascarin -, svolge una forte azioni di carattere strutturale, sociale e di controllo del territorio”. In particolare, la realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza è finalizzata anche a prevenire fatti criminosi, un’azione di deterrenza garantita dalla presenza di telecamere nelle aree pubbliche, senza contare la possibile individuazione di fatti criminosi qualora avvengano nelle zone controllate dalle telecamere grazie alle informazioni che il sistema è in grado di fornire.