Cartoceto (PU) – Uno mostra i genitali ai Carabinieri, l’altro cerca di picchiarli. Arrestati con non poca difficoltà e sottoposti ai domiciliari, il giorno seguente escono di casa come nulla fosse.
Scene da film lo scorso week end a Lucrezia di Cartoceto quando due 25enni del posto (N.C e C.S.), già noti alle forze dell’ordine, hanno “dato spettacolo” in un pub di Lucrezia prima verbalmente, poi passando ai fatti.
La storia inizia intorno all’una di notte quando il proprietario del locale, esasperato dall’atteggiamento di un cliente, chiama il 112. Pochi minuti ed arriva una pattuglia della stazione di Saltara. Il ragazzo vede i militari, esce dal locale e gli va incontro. I carabinieri lo riconoscono perché ha precedenti per spaccio di droga e innumerevoli segnalazioni alla Prefettura quale assuntore. Non ha mai creato particolari problemi e tentano un dialogo chiedendogli cosa sia successo.
Lui di risposta gli inveisce contro abbassandosi i pantaloni per mostrare i genitali. I militari comprendono che è fuori controllo, sicuramente per abuso di droga e alcool, e lo invitano alla ragione. Non sortiscono l’effetto voluto ed il ragazzo gli si scaglia contro prima provando a dare una testata e poi un calcio. Un carabiniere gli afferra la gamba ed il ragazzo cade a terra. I due militari lo bloccano evitando di comprimere il torace (la cronaca recente insegna che coloro che abusano di cocaina con il battito accelerato se compressi possono morire).
Vista la scena un amico, anch’egli fortemente alterato per abuso di droga e alcool e con un curriculum vitae similare, si avvicina e si scaglia anche lui contro i carabinieri per liberare il fermato.
La situazione si complica ma, fortunatamente, i clienti del bar accorrono per dare manforte ai carabinieri e n el frattempo arriva una seconda pattuglia della Radiomobile di Fano. I due amici non si placano, continuano a reagire e durante le operazioni di trasferimento al mezzo di servizio il primo dei fermati riesce a colpire uno dei militari sopraggiunti con una testata allo zigomo.
Portati in caserma, i due ragazzi vengono tratti in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, portati presso i rispettivi domicili agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima che si sarebbe dovuto celebrare il lunedì successivo.
Non soddisfatti della rocambolesca nottata i due amici, una volta giunti nelle rispettive abitazioni, nonostante avessero sottoscritto le prescrizioni che gli imponevano di rimanere a casa, hanno ben visto di allontanarsi tranquillamente.
N.C. a mezzogiorno viene rintracciato dai militari di Saltara a Calcinelli lungo la via Flaminia. Semplici quanto grottesche le giustificazioni per non aver rispettato il fermo: doveva riconsegnare ad un amico una chitarra ed era troppo impegnato per rimanere tutto il giorno al casa.
Bizzarre anche le motivazioni di C.S., visto alle 17.30 dai carabinieri a Lucrezia in viale Trento: doveva portare fuori il cane perché i genitori non erano capaci.
Contestata per entrambi l’evasione dagli arresti domiciliari, il P.M. disponeva la custodia presso le camere di sicurezza della caserma di Fano e lunedì mattina è stata effettuata l’udienza di convalida.
Il processo si celebrerà il 16 febbraio. N.C. lo aspetterà arresti domiciliari e C.S., sottoposto all’obbligo di dimora, non potrà allontanarsi dal comune di residenza.
Decisamente peggio è andata ai militari che dopo la colluttazione si sono recati al Pronto Soccorso do Fano. Dall’esame radiografico emerge che i due carabinieri di Saltara hanno fratturato uno la falange della mano destra e l’altro ha rotto il piede destro. Ne usciranno con una vistosa ingessatura e 30 giorni di prognosi. I militari della radiomobile invece, con 5 giorni di prognosi per contusione allo zigomo uno ed al polso l’altro.